Locri (Reggio Calabria). Ha raccolto grandi consensi lo spettacolo musicale offerto dal gruppo “Scialaruga” presso la Casa Circondariale di Locri il 15/07/10. Lo spettacolo, proposto gratuitamente dagli stessi artisti e accolto con grande piacere dalla Direzione della Casa Circondariale di Locri, fa parte della serie di spettacoli estivi che stanno allietando l’estate dei detenuti del carcere di Locri, grazie alla disponibilità di tanti artisti calabresi e non che stanno offrendo le loro prestazioni musicali e teatrali per un totale di circa dieci spettacoli.
Alla presenza del Comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria Domenico Paino e degli educatori del carcere, gli Scialaruga hanno suonato il loro originale genere musicale (la “Candalìa”) di fronte ai circa duecento detenuti, attenti e soddisfatti per la manifestazione canora. La Candalìa è una provocazione, vuol dire cullarsi, indugiare. E’ un invito all’ozio, alla lentezza e alla nostalgia. E’ una provocazione culturale in questo momento in cui, piuttosto che inventarsi una qualche attività, una qualche frenesia, CANDALIA invita a fermarsi e opporsi all’imperativo del fare qualcosa perché l’uomo vale solo se produce. “Candaliarsi” può essere l’occasione di un calmo viaggio dentro se stessi, per lasciare venire a galla sogni impolverati e desideri rinnegati, inseguire una musica sconosciuta ma familiare.
Gli “SCIALARUGA” attingono a sonorità e ritmiche che indicando il passato suggeriscono il futuro, si fanno ispirare dai dialetti, dall’apporto dal “basso”, ma non strumentalizzano la musica popolare anzi, ne riconoscono l’autonomia e l’irripetibilità, riscattandola dall’isolamento settoriale e proiettandola su una scena d’ampiezza cosmopolita. Il tentativo è quello di invalidare l’eterno problema della separazione tra musica popolare tradizionale e musica contemporanea, ricercando invece una sintesi a più viste, senza soffermarsi sulla questione se sia la musica popolare a influenzare la musica moderna o viceversa.
Durante il concerto, Fabio Macagnino, Vincenzo Oppedisano, Francesco Loccisano e Vanessa Macagnino hanno presentato brani come “Mpernu” e “Vinu”, inseriti nel loro primo lavoro discografico “Scialaruga” che sarà pubblicato a breve, e hanno presentato anche canzoni inedite, ascoltate per la prima volta dal competente pubblico del carcere di Locri che non ha mancato di apprezzare in più occasioni il genere di musica presentata. Al termine della manifestazione, il Comandante Paino ha omaggiato il gruppo degli “Scialaruga” con un gagliardetto della Polizia Penitenziaria di Locri e con alcuni pinakes realizzati dai detenuti della Casa di Reclusione di Laureana di Borrello.
Le manifestazioni musicali presso il carcere di Locri, che costituiscono una bella esperienza di rieducazione all’insegna della musica che riesce a trasmettere l’ennesimo messaggio di speranza ai detenuti, proseguiranno il 22 luglio con il concerto dei TaranProject, capitanati da Mimmo Cavallaro che sta spopolando in tutta la Calabria con la sua chitarra battente.
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