Messina. “La lotta agli sprechi è l’obiettivo che tutti devono perseguire”. Annamaria Furlan, segretario nazionale della Cisl traccia, dall’assemblea generale della Cisl di Messina, il percorso che deve seguire l’approvazione della manovra finanziaria. “Una manovra correttiva necessaria – ha detto – perché non possiamo permetterci in Europa una nuova Grecia e infatti tutti i paesi si stanno attivando. Una manovra che serve a contrastare la lotta all’evasione, per questo redditometro e tracciabilità sono strumenti importanti. Tagliare gli sprechi, combattere lo sperpero dirisorse è necessario per destinare questi fondi per il lavoro e per i servizi sociali”. Nel corso dell’assemblea di tutti i dirigenti e quadri del sindacato messinese, alla quale hanno preso parte la segretaria nazionale Annamaria Furlan, il segretario regionale Maurizio Bernava e la segreteria provinciale, la Cisl ha rilanciato la proposta di un patto sociale attorno a tre grandi assi: lo sviluppo dell’economia; la semplificazione e l’ammodernamento della macchina politico-amministrativa con la riprogrammazione dei fondi Ue e nuove politiche per infrastrutture ed energia; e la riorganizzazione delle politiche sociali con il decollo dell’integrazione socio-sanitaria, la medicina del territorio e la creazione di fondi ad hoc per povertà e non autosufficienti.
“Dobbiamo tagliare i rami secchi – ha sottolineato la Furlan – la Cisl lavorerà in sede di contrattazione per evitare le tante ruberie e i ladrocini. Ma come bisogna colpire chi ne approfitta, così occorre premiare chi rende l’amministrazione più efficiente”. “Il cammino deve essere duplice – ha affermato il segretario regionale Maurizio Bernava – da un lato è necessario recuperare risorse, ma dall’altro bisogna produrre risorse. Produrle creando occupazione, occasioni di sviluppo. Recuperarle attraverso lotta agli sprechi e all’evasione. Su quest’ultimo punto – ha ricordato Bernava – la manovra correttiva dà un ruolo primario ai comuni, in sede locale, perché saranno meno i trasferimenti stato-regione-comune e quindi le amministrazioni dovranno recuperare altrove le risorse necessarie per fare andare avanti la macchina pubblica. Ciò necessità una svolta, una maggiore responsabilità degli amministratori pubblici, politici e dirigenti, e alla necessità di una maggiore etica nella spese dei fondi a disposizione. La Cisl ha deciso di concentrarsi sull’azione contrattuale e sulla pressione sociale a ogni livello per accelerare questa svolta strategica necessaria per salvare il Paese e la Sicilia dal fallimento”. Tagli agli sprechi al centro della relazione del segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese che ha sottolineato come gli “effetti della crisi e della manovra correttiva incideranno sulle comunità locali e si faranno sentire anche nel nostro territorio. Per questo occorre delineare da subito le strategie per contenere la spesa ed eliminare gli sprechi. Le risorse – ha detto Genovese – devono essere adeguatamente spese”. In questo quadro e nell’ambito della riorganizzazione della macchina pubblica, Genovese ha lanciato la proposta della Cisl di Messina: “Bisogna coniugare efficienza e sprechi – ha spiegato – per questo un’ipotesi può essere rappresentata dalla privatizzazione di alcune partecipate come Messinambiente e Atm. Una privatizzazione che, però, deve essere caratterizzata dalla democrazia economica nella governance aziendale attraverso la partecipazione azionaria e di controllo dei lavoratori. Oggi stipuliamo un Patto interno alla nostra organizzazione, perché tutti devono assumersi le proprie responsabilità e prestare attenzione a come si utilizzano le risorse”.
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