Reggio Calabria. Sorprende che l’intera giunta regionale calabrese abbia discusso la mia nota di ieri, che non era certo un attacco al presidente Scopelliti, di cui mi ritengo amico come compagno di banco e di avventura nella giunta Chiaravalloti, dalla quale prima di me egli stesso è stato allontanato. Per ora posso dire, pure con piacere, che ho anche apprezzato soprattutto le buone intenzioni del presidente a risolvere i problemi della sanità. Quella che ho espresso ieri non è altro che una preoccupazione che dovrebbe essere di tutti e in primo luogo della giunta regionale, che si presenta come innovativa rispetto al passato. Se venisse letto con attenzione e con spirito costruttivo, si capirebbe certamente che quanto da me sostenuto è relativo alla difesa della libertà di stampa e nello stesso tempo alla salvaguardia del buon nome del presidente della regione, che finora ha goduto di buona apertura di credito negli ambienti politici e parlamentari nazionali. Proprio per difendere e semmai ampliare questa sua buona posizione, ho invitato e continuo a invitare il presidente a chiarire subito e contrastare, con gli argomenti che sicuramente egli ha, l’attacco che gli viene rivolto in modo da tranquillizzare tutti e in particolare coloro che come me si sentono rappresentati dalla massima carica istituzionale della regione.
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