Bova Marina (Reggio Calabria). Il provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria della Calabria, Paolo Maria Quattrone, di 56 anni, si è tolto la vita questo pomeriggio, intorno alle ore 15,00. Sul posto si sono recati i carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, diretta dal capitano Onofrio Panebianco. L’uomo si trovava in vacanza con la famiglia a Bova Marina, quando questo pomeriggio è uscito con l’automobile. Giunto in località Pantano di Condofuri Marina, ha parcheggiato regolarmente l’autovettura, e dentro l’abitacolo si è sparato un colpo alla tempia con una pistola calibro 38. Sconosciute al momento le ragioni. Di certo vi è da escludere che l’estremo gesto sia in qualche modo legato all’arresto di un assistente della polizia penitenziaria, effettuato questa mattina dal personale del Commissariato di Palmi. Quattrone, al quale tra l’altro mancava poco per maturare il diritto alla pensione, non aveva assolutamente nulla a che fare con l’indagine che ha portato in manette un assistente capo. Probabilmente i motivi del suicidio sono da ricondurre a problemi di salute o di natura strettamente personale.
Fabio Papalia
(photo ASA)