Morelli (Pdl) interviene sulla crisi e la liquidità delle imprese

Reggio Calabria. “La grave e recente crisi finanziaria che ha investito quasi tutto il mondo globalizzato, ma, soprattutto, gli Stati Uniti e l’Europa, si è riversata sui sistemi produttivi, colpendo maggiormente quelli più fragili, tra cui quello meridionale e calabrese in particolare”.
E’ quanto afferma in una nota il presidente della seconda Commissione regionale, ‘Bilancio e programmazione economica’, Franco Morelli (PdL).
“A peggiorare la situazione in Calabria vi sono fatti endemici, come la difficoltà per le imprese ad accedere al credito, a cui si sommano le difficoltà per la pubblica amministrazione di pagare i debiti per le forniture di beni e servizi in tempi relativamente brevi. Sul primo punto – sottolinea Franco Morelli – autorevoli esponenti della Banca d’Italia e della Confindustria hanno già segnalato preoccupazioni e suggerito rimedi. Lo stesso Governatore Mario Draghi nel suo recente intervento all’ABI, ha stigmatizzato il comportamento del sistema bancario che non ha accompagnato con maggiore determinazione la domanda di credito a sostegno di un risveglio, ancorché timido, della nostra economia basata sul tessuto di piccole e medie imprese e caratterizzato storicamente da insufficienti capacità di autofinanziamento. Sulla difficoltà della pubblica amministrazione di pagare i debiti – prosegue Morelli – come nel caso della nostra Regione, una soluzione potrebbe essere quella di emettere prestiti obbligazionari, eventualmente garantiti dallo Stato. I relativi importi dovrebbero, almeno, coprire i debiti contratti per forniture e servizi. Quindi, in buona sostanza, si tratterebbe di differire dei debiti da breve a lungo termine. A fronte del costo dell’operazione indicata, e cioè il gravame degli interessi sui prestiti obbligazionari, si otterrebbe un beneficio concreto ed immediato per l’economia, diretta ed indotta. Si consideri – dice Franco Morelli – che, allo stato, vi sono imprese che fanno fatica ad andare avanti, non riuscendo a pagare i dipendenti, come capita alla ospedalità privata cosentina, settore verso cui la Regione ha proceduto alla revoca di alcuni accreditamenti. Limitatamente a tale situazione – conclude Morelli – la Regione Calabria, su richiesta degli interessati, potrebbe emettere attestati idonei a consentire il rapido smobilizzo dei crediti, che diventerebbero così “bancabili”, e quindi, facilmente negoziabili”.

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