Crotone. Al termine delle indagini guidate dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e portate avanti dagli agenti di polizia dello Scico, della Squadra Mobile di Catanzaro e della Squadra Mobile di Crotone, quattro persone sono state arrestate in relazione all’omicidio di Luca Megna, avvenuto il 22 marzo di due anni fa. Figlio del boss dell’omonimo clan, Megna fu trucidato dai sicari davanti agli occhi della figlia di 5 anni, anch’essa centrata dalla pioggia di fuoco che si abbatté sul padre tanto da riportare ferite che fecero temere per la sua vita. L’operazione odierna, cui è stato dato il nome di “Cape fear”, ha portato in galera una persona sospettata di aver premuto il grilletto, oltre ai soggetti che ne avrebbero favorito la latitanza. Di un ulteriore provvedimento è stato destinatario un medico crotonese, che gli inquirenti ritengono essere stato il professionista che predispose e firmò un certificato non veritiero all’omicida, feritosi alla gamba durante l’agguato.