Locri. Domani inizio lavori di realizzazione del murales in ricordo di Peppe Tizian

Locri. Sabato 24 luglio, alle ore 11, inizieranno i lavori di realizzazione del murales in ricordo di Peppe Tizian: l’appuntamento è a Locri, sulla statale 106 di fronte all’area archeologica. «Il “Crimine” non paga. La Locride è anti’ndrangheta», è il contenuto del murales che sarà realizzato sul “muro della vergogna”. Quel muro contro il quale Giuseppe Tizian – un giovane bovalinese che lavorava al Monte dei Paschi di Siena di Locri – è andato a sbattere con la sua macchina, dopo essere stato massacrato e sfigurato dal piombo di una lupara senza volto, imbracciata da due uomini in motocicletta. Uomini senza volto, ignoti. Una vita spezzata, quella di Peppe. Una memoria estorta che daSud vuole ricordare durante la terza Lunga Marcia della Memoria, dedicata quest’anno ai nuovi linguaggi antimafia. Al Murales parteciperanno anche i 24 ragazzi provenienti da Milano, dal 21 al 30 luglio saranno nella Locride per il “campo di volontariato e di studio sui beni confiscati”, organizzato dall’associazione Don Milani di Gioiosa Ionica e dal coordinamento di Libera Locride, su un terreno confiscato concesso dal Comune di Gioiosa Ionica. I volontari di Libera, durante la creazione del Murales, avranno la possibilità di visitare il Museo di Locri, aperto dall’amministrazione comunale per l’occasione.
«È un modo per mostrare ai ragazzi che vengono da altre parti d’Italia che si può fare antimafia utilizzando tutti gli strumenti, dalla cultura all’arte», dichiara Danilo Chirico di daSud, «siamo molto contenti che ci sia questa apertura straordinaria del museo. Vorremmo che fosse visitato da molta gente e che venisse aperto tutti i fine settimana». Terminato il Murales, la sera del 24, la Lunga Marcia si sposterà, per la sua sesta tappa, a Gioiosa Ionica presso il centro sportivo don Milani, dove si terrà lo spettacolo del cantastorie calabrese Nino Racco dal titolo “Interventi Poetici”. Prima di iniziare, la testimonianza di Giovanni Tizian, il figlio di Peppe, impegnato sul fronte del giornalismo e dell’antimafia. «Un velo d’oblio ha coperto per anni la storia di mio padre – afferma Giovanni Tizian, figlio di Peppe e attivista di daSud – La sua storia rappresenta un tassello del puzzle di dolore e mortificazione che il paese di Bovalino e la Locride hanno subito dalla ‘ndrangheta. Vogliamo ricordarlo con un disegno per coprire l’ingiustizia impressa, da vent’anni, su quel muro della vergogna».
L’iniziativa serale avrà inizio alle 21 e inizierà con la proiezione del documentario “Oltre l’inverno” del regista Massimiliano Ferraina che racconta la storia di un’altra vittima della ‘ndrangheta, Massimiliano Carbone.
Teatro e murales sono i nuovi linguaggi utilizzati dall’associazione daSud per la quinta e la sesta tappa della Lunga Marcia raccontare il la meglio gioventù del meridione, per fare memoria dal basso e costruire la nuova identità meridionale fatta di memoria, impegno e responsabilità. Memoria, responsabilità e impegno rappresentano i cardini del percorso di daSud e dell’evento itinerante iniziato il 5 luglio scorso a Roma, in piazza di Spagna, con un blitz per dire No al Ponte sullo Stretto, uno striscione con scritto “Il Sud Frana e le mafie se la ridono dal Ponte” e una consapevolezza: ribellarsi al potere mafioso è giusto, è doveroso. «Se non lo facciamo noi chi deve farlo?».
La seconda tappa della Lunga Marcia è passata da Tabularasa, il contest di giornalismo d’inchiesta, tenutosi a Reggio Calabria il 19 luglio, durante il quale daSud ha incontrato l’ex magistrato Gherardo Colombo. Il 21 luglio a Isola Capo Rizzuto è stata proiettata “Scuole Tossiche”, l’inchiesta di daSud per Vanguard, il programma di Currenti Tv. All’iniziativa ha partecipato il sindaco di Isola Capo Rizzuto, recentemente vittima di pesanti minacce mafiose, alla quale daSud ha consegnato un riconoscimento per l’impegno dimostrato nella lotta contro le cosche crotonesi. Dalla provincia di Crotone, il 22 luglio, il cammino della Lunga Marcia è proseguito in direzione di Pietra Cappa, il monolite dell’ Aspromonte sotto la cui ombra sono stati ritrovati i resti di Lollò Cartisano, il fotografo rapito e ucciso per essersi rifiutato di pagare la “tassa ambientale” alla ‘ndrangheta. Pietra Cappa e l’Aspromonte rappresentano, ormai da tre anni, la tappa fissa della Lunga Marcia. Il cammino, insieme ai familiari di Lollò, sui sentieri della memoria lungo l’Aspromonte è uno dei momenti più emozionanti della Marcia di daSud. Cinque chilometri di dura salita e silenzi, interrotti soltanto dalle testimonianze dei familiari delle vittime della ‘ndrangheta. Durante questo cammino sono state ricordate, oltre a Lollò Cartisano, anche altre vittime della ‘ndrangheta della Locride: erano presenti alla marcia i familiari di Tizian, Fava e Correale. L’associazione daSud ha voluto consegnare alla figlia di Lollò, Debora, alcune tavole con i disegni del fumetto che daSud sta realizzando su Lollò Cartisano. Dopo le graphic novel su Don Peppe Diana e Pippo Fava, nel 2011 sarà pronto il fumetto su Lollò. Ancora un altro linguaggio per raccontare liberamente un pezzo di Calabria. Tutti i fumetti sono editi dalla Round Robin editrice. Quest’anno hanno camminato con daSud e i familiari di Lollò anche i 24 ragazzi del “campo di volontariato e di studio sui beni confiscati”. «Camminare per ricordare diventa, in quel luogo impregnato di mistero, il simbolo della volontà di riappropriazione della memoria dei giusti di Calabria e delle sue bellezze naturali, seviziate dagli interessi delle ‘ndrine», dichiara Giovanni Tizian.
La Lunga Marcia, dopo una tre giorni in Puglia, dove sarà ospite, dal 28 al 31 luglio, di FestambienteSud, tornerà in Calabria il 5 agosto, a Polistena, con la presentazione del “Caso Valarioti”, il libro scritto da Alessio Magro e Danilo Chirico dell’associazione daSud. Un libro che ha ricevuto il plauso ufficiale del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La Lunga Marcia continua anche a settembre a Lamezia Terme, Reggio Calabria e Roma dove il 24 e 25 settembre si celebreranno i cinque anni di daSud.
La Lunga Marcia della Memoria
La Lunga Marcia della Memoria, giunta alla sua terza edizione, è dedicata quest’anno ai nuovi linguaggi antimafia, alla libertà di informare, alla richiesta di giustizia per le vittime innocenti delle mafie, alla giustizia ambientale e sociale verso Cancun.
Attraverserà il Sud del nostro Paese – dalla Calabria alla Puglia – durante i mesi di luglio, agosto e settembre per ragionare sui nuovi linguaggi antimafia. Musica, fumetti, murales, fotografie, video, scrittura e performance sono alcuni dei mezzi espressivi che caratterizzeranno le giornate dell’associazione daSud e gli strumenti adottati per raccontare nuove storie, rivendicare diritti civili e sociali, promuovere la partecipazione dei cittadini contro le mafie, chiedere giustizia e verità sulle vittime innocenti delle mafie. L’obiettivo è ricominciare da sud la Lunga Marcia che porta dalla memoria al futuro. Su www.dasud.it il programma completo
Chi è daSud
Ricostruire memoria, condivisa dal basso e non riconciliata dall’alto. Mettere in rete le competenze, del Sud e per il Sud. Elaborare idee innovative e di resistenza per il Mezzogiorno. Ragionare attorno a una nuova e originale identità meridionale. Nasce, nel 2005, con queste ambizioni l’associazione antimafie daSud onlus. Nasce dalla volontà di un gruppo di donne e uomini che sono partiti dal Mezzogiorno, ma non intendono lasciarlo nelle mani di ‘ndrangheta, camorra, cosa nostra e sacra corona unita. E che, per questa ragione, lavorano a percorsi di comunicazione, cultura, memoria, identità e ricercano, attorno a progetti concreti, alleanze possibili tra cittadini, intellettuali, associazioni, artisti e buona politica.

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