Reggio Calabria. “Ripianare il debito della sanità calabrese attraverso una lotta serrata agli sprechi che sia organica e propedeutica agli obiettivi fissati; agire con determinazione, nella consapevolezza che uno degli aspetti più gravi è l’inattendibilità dei dati e il ritardo record nei tempi medi dei pagamenti delle aziende che è pari a circa due anni, un ritardo che getta ombre sulla correttezza delle stesse forniture; approfondire le responsabilità amministrative, politiche e sociali – ed il danno economico – derivante dall’acquisto e dal non utilizzo di strumenti diagnostici, dalla mancata apertura e/o completamento di strutture sanitarie, dalle dissipazioni del materiale di consumo: è questo, ed altro ancora, il taccuino di marcia del centrodestra riguardo la galassia sanità e su questo riusciremo ad evidenziare le differenze di modello e di dottrina col centrosinistra”. Lo afferma il capogruppo della Lista Scopelliti in Consiglio Regionale, onorevole Giovanni Bilardi, secondo cui è necessaria “la chiusura di tre, cinque o più ospedali calabresi inutili e dannosi – anche per la sicurezza – la loro riconversione in strutture produttive per la collettività ed utili per il malato, che non significa solo pronti soccorsi di frontiera, ma anche centri di accoglienza, di prevenzione e di vigilanza. Sono queste le idee contro cui ci scontriamo coi tanti poteri graniticamente finalizzati a mantenere lo status quo, i privilegi inconfessabili, le illiceità diffuse”. “Di sicuro – ha continuato Bilardi – c’è che il centrodestra è proteso alla “umanizzazione della sanità”, sia di quella offerta dai nosocomi che di quella – sempre da potenziare – diffusa sul territorio; il centrodestra vuole parlare di sanità alla gente con le parole di tutti i giorni, fuori dai protocolli, così come vuole parlare agli operatori della sanità che, è bene ricordarlo, costituiscono l’elemento strategico ed il fattore critico di successo in quanto le loro conoscenze e le competenze professionali sono direttamente connesse alla qualità delle prestazioni in termini di efficienza, efficacia ed appropriatezza”. “Vogliamo assicurare la tutela dei diritti del malato – ha concluso l’onorevole Bilardi – cioè del diritto di trovare nei servizi sanitari operatori e strutture orientati verso un unico obiettivo: farlo guarire e migliorare comunque il suo stato di salute”.
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