Villafrati (Palermo). I Carabinieri della Stazione di Villafrati, a conclusione di un’articolata attività di indagine volta al contrasto della produzione e del consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope, in contrada Stallone dell’agro di Villafrati (lungo la s.p. che conduce a Bolognetta) hanno tratto in arresto due giovani di Palermo per coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti. Si tratta di Gianfranco Manzella, 29enne, fornaio e Maria Parisi, 25enne, impiegata.
I Carabinieri , a seguito di un’attenta ed accurata osservazione del territorio, hanno avuto la certezza che nelle campagne di quel comune, vi fossero delle coltivazioni di marijuana; così dopo giorni di perlustrazioni in diverse contrade del comprensorio, hanno individuato una villetta con annesso un giardino, coperto da alberi da frutta ben sviluppati e da vivai di ortaggi.
I militari dell’Arma, coadiuvati da unità Cinofile Antidroga e da un elicottero del 9° Elinucleo Carabinieri di Boccadifalco, hanno fatto irruzione, all’interno della villetta, bloccando i due giovani poco prima che si potessero allontanare dall’abitazione di campagna. I due, colleghi di lavoro presso un forno di Palermo dove sono entrambi impiegati con diverse mansioni, sono stati sorpresi dai militari mentre si trovavano all’interno del villino, circondato da una recinzione molto alta e tale da impedire ad occhi indiscreti di osservare il giardino dall’esterno.
A seguito dell’ingresso all’interno della recinzione, i militari hanno constatato che nel giardino vi era una selva di cannabis indica comunemente conosciuta come marijuana ben nascosta tra gli alberi e le serre di ortaggi. Gli arbusti, 156 in tutto e dall’altezza variabile tra uno e tre metri, erano ben occultati tra i rami degli alberi e alimentati da un moderno impianto di irrigazione temporizzato.
I Carabinieri, nel corso dei primi accertamenti, hanno inoltre appurato che il villino era stato recentemente preso in affitto dal Manzella che aveva dichiarato alla proprietaria, di volervi trascorrere il periodo estivo per godere della tranquillità e del clima più fresco rispetto alla città.
La piantagione, dopo il prelievo dei campioni da parte dei militari del laboratorio di analisi sostanze stupefacenti della Sezione Investigazioni Scientifiche di Palermo, sarà interamente estirpata per essere analizzata e conseguentemente distrutta, dopo le valutazioni dell’Autorità Giudiziaria
I due arrestati sono stati condotti rispettivamente presso il carcere “Cavallacci” di Termini Imerese e “Pagliarelli – sezione femminile”di Palermo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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