San Martino delle Scale. Scoperte cinque piante di cannabis indica in un’abitazione, due arresti

San Martino delle Scale (Palermo). Nella giornata di ieri si è registrato l’ennesimo colpo messo a segno dai carabinieri della Compagnia di Monreale per il contrasto del fenomeno della coltivazione di cannabis indica, meglio conosciuta nella provincia di Palermo come “oro verde”, visto il vertiginoso volume di affari ed interessi economici che determina annualmente.
Il blitz è scattato alle prime luci dell’alba, in San Martino delle Scale, piccola frazione dove si rifugiano molti palermitani alla ricerca di un po’ di sollievo dall’afa cittadina, quando, nell’ambito di una mirata attività info-investigativa, volta al contrasto del consumo e della produzione illegale di sostanze stupefacenti e psicotrope, i Carabinieri della locale Stazione hanno notato all’interno del giardino di una villetta, opportunamente occultate, alcune piante di cannabis indica, alte quasi due metri. I militari, pertanto, dopo aver circondato l’abitazione e richiesto l’ausilio delle unità cinofile e di un elicottero del 9° elinucleo carabinieri di Boccadifalco, hanno deciso di irrompere nella villetta e procedere ad un’accurata perquisizione dello stabile e delle relative pertinenze. Il controllo, infatti, ha consentito ai carabinieri della stazione di San Martino delle Scale di rinvenire e sequestrare cinque piante di cannabis alte due metri circa, in ottimo stato di maturazione, opportunamente occultate nel giardino dell’abitazione.
Nel corso della perquisizione domiciliare è stato rinvenuto anche un manuale perfettamente aggiornato ed illustrato sulle modalità di coltivazione, che spiega in maniera dettagliata il metodo di coltivazione più indicato per produrre dell’ottima marijuana. Pertanto i due conviventi occupanti l’abitazione, Giovanni Brusca, 56enne impiegato del posto, e Maria Cristina Ferro, 57enne, casalinga, sono stati tratti in arresto per coltivazione illecita di stupefacente. Dell’avvenuto arresto è stata data comunicazione al magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo. L’uomo e la donna, dopo aver trascorso alcune ore nelle celle di sicurezza della Caserma del Gruppo Carabinieri di Monreale, nel primo pomeriggio sono stati condotti rispettivamente presso il carcere Ucciardone di Palermo e presso la Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo, entrambi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le piante recuperate nel corso delle operazioni, saranno inviate al laboratorio di analisi sostanze stupefacenti della Sezione Investigazioni Scientifiche di Palermo del Comando Provinciale di Palermo per essere analizzate e conseguentemente su disposizione dell’Autorità Giudiziaria essere distrutte.

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