Vibo Valentia. Dopo la sentenza che ieri ha condannato otto tra medici e dirigenti sanitari, ritenuti responsabili della morte di Federica Monteleone, la ragazza di 16 anni deceduta all’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia mentre si sottoponeva ad un’operazione chirurgica di appendicectomia, oggi i genitori hanno diffuso una nota con cui commentano l’epilogo del processo e rivolgono un appello al Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. Queste le loro parole: “La sentenza di condanna conferma che tutto quello per il quale abbiamo lottato in questi anni non è il frutto della fantasia di una famiglia schiacciata dal peso di un inaccettabile dolore. Non abbiamo mai sparato sul mucchio e riteniamo giusto che chi non ha avuto responsabilità venga assolto, così come chi ha sbagliato paghi. Ieri in Tribunale ha trionfato il sacrificio di chi voleva lanciare un importante segnale e si è dimostrato che non esistono alcune categorie protette e nessun ‘intoccabile’. Il nostro percorso, però, non si arresta con questa sentenza. Vorremmo che dal sacrificio di Federica scaturisse il riscatto della Calabria. Anche per questo chiediamo al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, di prendere i provvedimenti dovuti, allontanando questi soggetti dalla carica che ricoprono. Lo Stato ha dato la sua risposta, anche se con pene che definiamo simboliche. Adesso attendiamo fiduciosi che lo faccia la Regione Calabria. Grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto perché questa bella pagina di giustizia l’abbiamo scritta insieme”.
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