Gioia Tauro. Quattro arresti per rissa

Gioia Tauro (Reggio Calabria). I Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palmi nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili in concorso del reato di rissa.
L’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Palmi e condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gioia Tauro e dai Carabinieri della Stazione di San Ferdinando, ha posto fine ad un conflitto tra due opposte famiglie descritte come imparentate con pregiudicati, nato nei primi giorni di luglio da una banale lite scoppiata tra due ragazzi e proseguito con il coinvolgimento dei rispettivi padri e parenti.
Il rischio che si innescasse una pericolosa spirale di ritorsioni è stato confermato anche dal ritrovamento, avvenuto lo scorso 7 luglio, all’interno della camera da letto di uno dei giovani coinvolti, di 5 proiettili per pistola cal. 9X21.
L’odierno risultato è frutto del capillare controllo del territorio svolto dai Carabinieri della Stazione di San Ferdinando e della capacità informativa, peculiare caratteristica dell’Arma dei Carabinieri, che ha consentito di “percepire” in anticipo i segnali che rivelavano l’avvio di una pericolosa escalation criminale.
La bellicosità e la spregiudicata determinazione degli indagati, si è rivelata in tutta la sua pericolosità lo scorso 9 luglio, allorquando gli stessi non hanno esitato a “darsi battaglia” in pieno giorno e sul lungomare di San Ferdinando, sotto l’attonito e terrorizzato sguardo di passanti, turisti e bagnanti.
Gli indagati destinatari della misura cautelare sono:
– MAZZEO Francesco, 49 anni, nato a Rosarno (RC), residente in San Ferdinando;
– NASO Ferdinando, 43 anni, nato a Rosarno (RC), residente in San Ferdinando;
– ALBANO Silvio, 19 anni, nato a Gioia Tauro (RC), residente in San Ferdinando;
– NASO Francesco, 19 anni, nato a Oppido Mamertina, residente in San Ferdinando.
Silvio Albano è stato raggiunto dal provvedimento restrittivo presso il carcere di Palmi dove si trovava già recluso per il ritrovamento presso la sua abitazione dei 5 proiettili per pistola cal. 9X21 e di una piccola piantagione di canapa indiana. Anche gli altri arrestati sono stati tradotti presso il carcere di Palmi a disposizione della Autorità Giudiziaria procedente.

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