Palermo. Ennesima notte di controlli per i Carabinieri del Nucleo Radiomobile che hanno effettuato una serie di servizi disposti dal Colonnello Teo Luzi, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Palermo.
Anche in questo caso, una particolare attenzione è stata posta alle violazioni legate alla guida di autoveicoli in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, la mancata copertura assicurativa dei mezzi in circolazione. Nel contesto di tali servizi, svolti oramai con cadenza settimanale per prevenire le cosiddette “stragi del sabato sera”, sono stati organizzati posti di controllo e di blocco lungo le principali arterie che portano verso le località balneari del capoluogo e che hanno visto impegnati molti equipaggi tra autoradio e motociclisti, coadiuvati, dall’alto, da un elicottero del 9° Nucleo di Palermo Boccadifalco.
L’intera attività, protrattasi sino alle prime ore di questa mattina, ha consentito di denunciare in stato di libertà ben 20 persone ritenute responsabili del reato di “guida in stato di ebbrezza”, con contestuale ritiro di altrettante patenti di guida. Da sottolineare come siano ancora molti i giovani, alla guida di auto e motocicli, risultati positivi all’alcoltest con tassi di gran lunga superiori al limite consentito (0,50 g/l).
Molti anche i conducenti sorpresi alla guida di autovetture prive di copertura assicurativa, i militari, in questo caso, ne hanno contravvenzionati ben 8 persone, con contestuale sequestro dei mezzi, 3 persone per “ricettazione”, fermati alla guida di autoveicoli e motoveicoli proventi di furto, eseguendo il contestuale sequestro dei veicoli; 5 persone responsabili di “detenzione illegale di armi e oggetti atti ad offendere”, provvedendo al contestuale sequestro di 12 coltelli di genere vietato.
Due individui responsabili di “possesso ingiustificato di chiavi alterate e di grimaldelli”, provvedendo al contestuale sequestro di 3 attrezzi.
Durante l’operazione, i militari hanno anche denunciato in stato di libertà due giovani, il 22enne D.A.N, ed il 24enne S.G., responsabili rispettivamente il primo del reato di “resistenza a Pubblico Ufficiale”, “simulazione di reato” e “porto abusivo di oggetti atti ad offendere”, mentre il secondo di “favoreggiamento personale”. I fatti si sono svolti nella tarda serata di ieri quando D.A.N., incappato ad un posto di controllo a bordo della sua autovettura “Mini Cooper”, anziché fermarsi ha accelerato forzando il blocco e rischiando di investire uno dei militari postisi davanti a lui con la paletta. Nonostante l’iniziale inseguimento, il giovane è riuscito in un primo momento a far perdere le proprie tracce, dopo alcuni minuti, tuttavia, i militari sono riusciti a ritrovare la sola autovettura parcheggiata proprio nei pressi dell’abitazione del 22enne, in quel momento resosi irreperibile. A quel punto il giovane ha compiuto una grave ingenuità: dopo circa mezz’ora chiama il “113” denunciando il finto furto della propria autovettura, non sapendo però che la Centrale Operativa della Polizia di Stato era già stata preventivamente informata dai Carabinieri. E infatti, all’appuntamento il giovane trova ad attenderlo, anziché gli agenti della Polizia, i Carabinieri che a quel punto lo hanno accompagnato in caserma. Qui il giovane, in un ultimo ingenuo tentativo di farla franca, tira in ballo un suo amico, il 24enne S.G., il quale si presta ad aiutarlo fornendo una versione del tutto falsa e mettendosi anche lui nei guai. Lo stesso, infatti, verrà denunciato per “favoreggiamento personale”. Il 22enne, inoltre, è stato anche denunciato per “porto abusivo di oggetti atti ad offendere”, essendo stato trovato all’interno della sua auto, che è stata sequestrata, una lunga mazza in legno.
L’intera attività si è conclusa infine con diversi giovani segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo perché, alla guida di autoveicoli e motocicli, sono stati trovati in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti che è stata sequestrata.