Reggio Calabria. Il Gico della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, al termine di una brillante attività investigativa, ha tratto in arresto nei giorni scorsi due uomini di Reggio Calabria, trovati in possesso di 5 kg di cocaina purissima, proveniente dal Brasile.
L’operazione è stata portata a termine dai militari del Goa del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria i quali, dopo una serrata e minuziosa attività investigativa, sono pervenuti all’esatta individuazione dei responsabili dell’illecita importazione di cocaina.
In particolare, le indagini svolte hanno consentito di accertare come due reggini, Antonino De Benedetto, di 55 anni, e Carmelo Nunnari, di 37 anni, incensurato, destinatari di un pacco postale dichiaratamente contenente effetti personali proveniente dal Brasile fossero in realtà in stretto contatto con pericolosi narcotrafficanti del Sud America i quali, proprio attraverso spedizioni apparentemente prive di qualsiasi elemento di sospetto, sono usi introdurre ingenti carichi di cocaina in tutto il territorio europeo.
Nel dettaglio, le minuziose indagini esperite dai finanzieri del Goa hanno consentito di acquisire elementi tali da lasciar supporre con ragionevole certezza l’illecito contenuto del pacco postale e da indurre i militari a predisporre un idoneo dispositivo di controllo finalizzato al monitoraggio delle fasi di ritiro del pacco in questione.
Grazie alla costante attività di monitoraggio è stato così osservato come i due soggetti, dopo aver ritirato il pacco postale presso un locale deposito di spedizione, pensando di essere riusciti nei loro intento criminoso, si sono messi in auto, del tutto ignari di essere già sotto controllo da parte dei Finanzieri. Dopo aver percorso poca distanza con la propria Fiat Punto, sono stati quindi bloccati da due pattuglie della Guardia di Finanza che hanno arrestato la loro fuga e, a seguito di perquisizione, hanno individuato il pacco sospetto.
I due fermati sono stati quindi condotti presso gli uffici del Nucleo di Polizia Tributaria siti della caserma di via Enotria, dove sono stati effettuati controlli più approfonditi, che hanno permesso di acclarare come l’”innocuo” pacco postale contenesse 4 borse porta computer, all’interno delle quali, abilmente occultati, erano stati riposti 8 involucri – rivestiti di gomma piuma nel vano tentativo di eludere i controlli dei cani antidroga – tutti contenenti della sostanza in polvere fine di colore bianco che, dai primi test effettuati, è risultata stupefacente del tipo cocaina di purissima qualità.
Gli ulteriori accertamenti esperiti hanno consentito di confermare l’elevato livello di purezza della sostanza stupefacente sequestrata e l’esatto quantitativi della stessa, risultato essere pari a 4,880 kg.
Da una prima stima effettuata dalle Fiamme Gialle, la cocaina sequestrata, se venduta, avrebbe fruttato un introito di circa due milioni di euro.
Le successive perquisizioni, condotte presso le abitazioni dei due arrestati, hanno permesso di rinvenire, altresì, a casa di Carmelo Nunnari, numerose armi, di cui parte detenute illecitamente e parte, ancorché regolarmente denunciate, detenute in violazione delle vigenti norme di sicurezza. Nella circostanza, il Nunnari ha riferito ai finanzieri di possederle in quanto preoccupato per la propria incolumità.
Sono tuttora in corso attività investigative tese a verificare gli eventuali complici dei due arrestati, atteso che appare del tutto improbabile che un quantitativo di droga come quello sequestrato possa essere acquistato dal Brasile e recapitato a Reggio Calabria senza l’appoggio della locale criminalità organizzata.
A tal proposito, va evidenziato che Carmelo Nunnari, fino ad oggi praticamente sconosciuto alle Forze di Polizia, è figlio del più noto Giovanni Nunnari (classe 1941), già braccio destro del defunto capo mafia Natale Iannò della cosca di Sambatello. Lo stesso Giovanni Nunnari è stato ucciso, a colpi di arma da fuoco, il 27 gennaio 1982, nei fatti antecedenti la prima guerra di mafia che ha interessato Reggio Calabria in quegli anni.
L’importanza del contrasto ai traffici illeciti di stupefacenti è testimoniata dal fatto che tali illeciti business rivestono un ruolo fondamentale per l’economia della criminalità organizzata. Attraverso i suoi consolidati contatti con il Sud America infatti la ‘ndrangheta, continua a far arrivare enormi quantitativi di stupefacente in Calabria ed in tutta Italia attingendo, proprio dalla vendita della droga, la maggior parte delle proprie smisurate risorse finanziarie.
I Goa rappresentano specialistiche articolazioni della Guardia di Finanza, istituzionalmente deputate non tanto al contrasto al minuto spaccio di droga – attività di competenza della componente territoriale del Corpo – quanto allo sviluppo di più complesse investigazioni, molto spesso di respiro ultraregionale ed internazionale.
L’odierna operazione, brillantemente condotta dai militari del Goa di Reggio Calabria, rappresenta un’ulteriore conferma della validità del dispositivo posto in essere dalle Forze dell’ordine a contrasto degli illeciti traffici di sostanze stupefacenti.
I due arrestati sono stati associati alla casa Circondariale di Reggio Calabria, a disposizione della locale Procura della Repubblica, nella persona del Sostituto Procuratore Francesco Tripodi.
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