Milazzo. Tassa occupazione suolo pubblico, il Comune avvia un censimento

Milazzo (Messina). L’Amministrazione comunale ha deciso di avviare il censimento ufficiale di tutte le occupazioni autorizzate del suolo pubblico, ossia spazi di ritrovi pubblici (bar, ristoranti), tende parasole, pensiline, pali pubblicitari, insegne pubblicitarie di attività commerciali, occupazioni temporanee eventualmente abusive e passi carrabili. Lo ha annunciato l’assessore alle Entrate del Comune, Peppino Codraro in riferimento alla nuova azione di recupero dell’evasione del Canone per l’occupazione del suolo pubblico avviata dall’amministrazione comunale. «Il provvedimento partirà tra qualche giorno – ha detto l’assessore – ma prima vogliamo informare i cittadini dell’iniziativa, chiedendo loro di regolarizzare, senza il rischio di sanzioni, eventuali situazioni pregresse o anomale, come ad esempio il pagamento di canoni inferiori rispetto agli spazi effettivamente utilizzati.” L’obiettivo del Comune è quello di aggiornare la banca dati a disposizione, verificando dunque se gli impianti già monitorati siano eventualmente ancora operativi o meno, e soprattutto individuando quelli che eventualmente non risultano classificati e per i quali dunque non viene attualmente richiesto né versato alcun canone. L’amministrazione comunale intende poi intervenire anche nel settore della pubblicità. “Anche qui occorre attivarsi per porre fine a quella che non è mai stata regolamentata – aggiunge Codraro – con manifesti che vediamo affissi ovunque e con volantini collocati sui pali dell’illuminazione e sui pali della segnaletica stradale. Tali forme di pubblicità creano un’eccessiva presenza di volantini e/o parti di manifesti su tutte le strade del territorio comunale con conseguenze pregiudizievoli per il decoro urbano e per l’igiene pubblica. Penso ad esempio alla zona del porto dove soprattutto in questo periodo estivo si registra un volantinaggio continuo, che non giova all’immagine turistica della nostra città. Pertanto ritengo che sia opportuno prevedere la distribuzione di volantini, depliant, manifesti o altro materiale pubblicitario esclusivamente nelle cassette postali o con consegna direttamente a mano nelle abitazioni private. La distribuzione di opuscoli pubblicitari sotto le porte di accesso, sugli usci e negli androni delle abitazioni private, sul parabrezza o lunotto delle autovetture e, comunque, su tutti gli altri tipi di veicoli è inopportuna e peraltro, vietata da un’ordinanza che da tempo è in vigore”.

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