Reggio Calabria. Le lotte intestine scatenatesi nel PDL ormai da giorni, fra correnti, caporioni e loro rappresentanti in Consiglio comunale, attraggono l’attenzione dei media, della stampa, dei cittadini, certamente più per le difficoltà amministrative cui la città dovrà necessariamente tentare di far fronte a breve, ormai essendosi la stessa incuneatasi in una crisi politico istituzionale di dimensioni inimmaginabili fino a poco tempo fa, che non per l’ inverosimile e grottesco tentativo effettuato dalla maggioranza di ricondurre il tutto a sterili battibecchi e polemiche tra i due maggiori esponenti del PDL reggino. Va evidenziato inoltre come la stessa, in buona parte sia schierata a sostegno di uno di essi, nel caso specifico ponendosi a supporto del Governatore della Calabria Scopelliti. Nel tentativo di giustificare il primo documento prodotto, che ha dato la stura a tale crisi ed in cui è stato clamorosamente sfiduciato il Sindaco f.f. Peppe Raffa, si è arrivati a propinare all’opinione pubblica,l’idea che lo stesso fosse stato formalizzato con l’unica funzione di monito e stimolo per far ritrovare la retta via a chi l’avesse smarrita, invitandolo contemporaneamente a non uscire dall’alveo in cui lo stesso per legge divina aveva l’obbligo e il dovere di rimanere. Per la verità, è cosa allucinante che in un Paese democratico si possa immaginare un Sindaco che non fruisca di completa autonomia di scelte o, ancora peggio ,che si pensi di supportarlo come se fosse impedito nelle sue funzioni. Lo stesso documento, dopo svariate diatribe da mercatino rionale, con addebiti e contestazioni, adducendo al complotto ed alla persecuzione, nelle battute finali conclude rivolto al Sindaco Raffa, con un semplicistico ed irriverente, ormai come è andata è andata, tra amici volemose bene e e come se nulla fosse accaduto “Ricominciamo” Veramente la coerenza è merce assai difficile a trovarsi di questi tempi, sia in politica, sia nella vita quotidiana in cui predominano esclusivamente gli interessi personali e le immagini di facciata. A dirla tutta, tale documento, sotto certi aspetti ha del tragicomico, sembrando concepito più da bambini monelli che sapendo di aver commesso una grave marachella, (per la verita molto di peggio), cercano di giustificarsi con i genitori con “scusate non lo faremo più”. Bando alle ciance, perché la realtà fa notare che il vero problema riguarda per alcuni la perdita di qualche poltrona su cui ormai si erano ben consolidati, per altri il notevole rischio di non riuscire nella prossima tornata elettorale ad essere rieletti dal popolo sovrano. Tutto ciò ha fatto irrigidire i lineamenti ed ha fatto perdere finanche la faccia ai tanti presunti furbetti, che pensavano di essere in grado di condizionare il gioco. Un gioco, per la verità, oggi divenuto per gli stessi un vero e propio boomerang. In tale contesto viene evidenziato il reale spirito di servizio nei confronti della città da parte di chi, “tanti”, è stato agganciato ad un precipuo interesse di potere, che fino ad oggi li ha visti esclusivamente “attori non protagonisti” e che si sono rivelati il vero cappio al collo di una città in grave crisi politico, economica ed occupazionale. Pertanto, è imprescindibile che il Sindaco f.f Raffa riferisca in Consiglio comunale ed a tutta la città su una vicenda così squallida che in ogni caso ci fa ritrovare un primato in campo nazionale, quello di essere lo stesso Raffa il Primo cittadino f.f a rimettere il mandato conferitogli da poco tempo. Complimenti. Tale vicenda non fa altro che confermare che le nubi che da tempo si scrutavano all’orizzonte oggi siano divenute un vero temporale o, meglio ancora, un vero e propio tornado abbattutosi sul PDL che sta destabilizzando le strutture portanti di un sistema deleterio, le cui conseguenze saranno a carico esclusivo della città. Troppi se, troppi ma, per cui, oggi più che ma, è indispensabile chiarezza, la si deve alla città, per cercare di uscire fuori da un modello consolidato di intrallazzi che oggi viene così esplicitato dallo stesso Raffa e che già ieri era stato più volte evidenziato in Consiglio comunale dalle forze di opposizione e dal PD, modello che ha gestito gli interessi economici ed amministrativi di Reggio come neanche ai tempi della cosidetta vecchia Repubblica era mai accaduto, ai tempi, per intenderci, dell’Amministrazione Licandro. Infatti, Reggio vive sotto la pressione di un sistema gestionale così capillarizzato sul territorio, da non lasciare nulla al caso ed all’improvvisazione e che oggi dissolvendosi e sgonfiandosi in un battibaleno sta trascinando la città in una situazione di oscurantismo, di totale buio pesto ed inefficienza amministrativa con carenza di idee e di uomini. Per riportare fiducia nei cittadini è necessaria la massima trasparenza su tutti gli atti amministrativi, cercando di dare risposte su ciò che è accaduto e su quali siano le vere cause di questo crollo politico verticistico. Ai problemi ci si era abituati ormai da tempo, avendo la certezza che gli stessi fossero tanti, ma, come dire, al peggio non c’è mai fine. Pertanto, proprio nell’ottica di un rilancio della politica cittadina, è indispensabile che le forze sane e progressiste che hanno veramente a cuore le sorti di Reggio ritrovino compattezza su un progetto di governo che faccia suoi alcuni punti fondamentali da condividere , come legalità, trasparenza, agibilità democratica, spirito di servizio ed amore con massima dedizione nei confronti della città.
Nino Zimbalatti
Consigliere comunale PD