Catania. Su direttive della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia Postale e delle Comunicazioni unitamente alla Divisione Polizia Amministrativa della Questura ha concluso un’attività d’investigazione che ha portato alla denuncia in stato di libertà di cinque catanesi ritenuti responsabili in concorso di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
L’indagine, che ha per la complessità tecnica della materia impegnato gli investigatori diversi mesi, coordinata dal Procuratore Aggiunto Onofrio Lo Re e dal sostituto Antonella Barrera, trae origine dalla denuncia di un’anziana signora avvicinata in una sala Bingo da una conoscente che gli aveva proposto la possibilità di un bonus di 500 euro emesso dallo Stato a favore dei meno abbienti. La signora, avendo acconsentito, era stata condotta presso lo studio di un commercialista a Catania dove le avevano fatto firmare e compilare diversi moduli. La signora, tuttavia, è riuscita a comprendere che non vi era alcun “bonus” da ricevere e che i moduli riguardavano la richiesta per la regolarizzazione di cittadini extracomunitari e, pertanto, si è presentata presso la Polizia Postale per sporgere denuncia.
Dopo i primi accertamenti la Procura ha emesso un decreto di perquisizione locale e informatica presso i luoghi degli indagati, nel corso della quale sono stati rinvenuti dati e documenti inerenti a 131 pratiche di regolarizzazione cittadini extracomunitari presentate da altrettanti datori di lavoro.
A questo punto la Polizia ha interrogato tutti i presunti datori di lavoro, compiendo altresì un’analisi dei tabulati telefonici e dei dati informatici, e dalle indagini è emerso un sistema di “reclutamento” di persone spesso anziane e anche affette da invalidità o con bassi redditi che dietro compenso, firmavano le istanze per l’emersione degli immigrati che in questo modo tentavano di legalizzare la loro posizione in Italia.
Grazie al supporto e all’esame delle pratiche di emersione svolto, sotto il profilo amministrativo, dalla Divisione Polizia Amministrativa della Questura è stato possibile verificare che sono 150 le istanze volte all’emersione del lavoro irregolare degli immigrati trattate dai denunciati.
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