Reggio Calabria. “Il riposo forzato al quale gli elettori lo hanno – a furor di popolo – costretto, dovrebbe consigliare l’onorevole Loiero nella predisposizione di interventi costruttivi, utili allo sviluppo di un dibattito che, anche in materia di sanità, abbiano come obiettivo quello di favorire la risoluzione dei problemi”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pdl, nonché presidente della quinta Commissione consiliare, “Riforme e decentramento”, Mario Magno che aggiunge: “L’onorevole Loiero, invece, ci stupisce ancora una volta quando, senza alcun pudore, getta ingiustificate ombre sull’operato del Presidente Scopelliti e sulla decisione del Governo nazionale di commissariare la sanità calabrese; decisione, invece, ampiamente prevista e, soprattutto, caldeggiata dall’attuale Governatore al fine di iniziare, senza ombre, una forte azione di risanamento del settore”. “È evidente, infatti, come la rivoluzione sanitaria di cui il Presidente Scopelliti si è assunto in prima persona la responsabilità- prosegue Magno- non possa prescindere da un preciso lavoro di chiarificazione che porti, in primis, a quantificare una volta per tutte il debito esistente e, quindi, a programmare le migliori strategie per rientrare dallo stesso. In quest’ottica, pertanto, la volontà del Governo nazionale di affiancare al Commissario le professionalità della Guardia di Finanza è chiaramente volta a garantire ed agevolare l’accertamento del debito e, quindi, la riorganizzazione contabile del settore”. Per l’esponente del centrodestra “sorge, pertanto, il dubbio che la boutade sollevata dall’onorevole. Loiero sia unicamente finalizzata a distogliere l’opinione pubblica dalle reali motivazioni del commissariamento, destinato a portare a galla un mondo di malefatte, sprechi, infiltrazioni e clientele che, nella sua più totale indifferenza, ha caratterizzato la sanità calabrese durante il suo governo. Il commissariamento, che faciliterà la realizzazione dell’imponente piano di rientro predisposto dalla Giunta Scopelliti – conclude Magno- va esattamente nella direzione auspicata dagli elettori calabresi con il voto di marzo: garantire la certezza del diritto alla salute attraverso la qualità dei servizi, il contenimento della spesa e la valorizzazione delle eccellenze del territorio”.
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