Regione. L’assessore Aiello interviene sulla mancata copertura finanziaria delle convenzioni per i centri storici

Catanzaro. L’assessore regionale all’Urbanistica Pietro Aiello è intervenuto sulla vicenda della mancata copertura finanziaria delle convenzioni con i comuni per i centri storici. “Le frequenti forti sollecitazioni – ha dichiarato l’assessore Aiello in una nota dell’ufficio stampa della Giunta – che giornalmente pervengono all’assessorato all’Urbanistica da parte di Comuni e di imprese impegnate e coinvolte nella procedura del bando per il recupero dei centri storici della Calabria, approvato con decreto dirigenziale n.6642 del 24/4/2009, mi costringono a precisare pubblicamente il reale merito della situazione, al fine di dare contezza a tutti dello stato dell’arte e di salvaguardare i diritti dei Comuni inopportunamente coinvolti dalla vecchia Giunta Regionale in una procedura dai difficili esiti finanziari”. “All’atto dell’insediamento – ha proseguito Aiello – quale nuovo assessore regionale all’Urbanistica, a seguito dell’iniziativa tecnica degli uffici e della nuova dirigenza, ho appreso infatti che il Dipartimento Urbanistica aveva sottoscritto in data 12/5/2009 ben 251 convenzioni con i Comuni che avevano presentato progetti a seguito del bando ‘Progetti Integrati per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei Centri Storici della Calabria’, di cui alle delibere della Giunta Regionale n.59/2007 e 783/2008, ed approvate con deliberazione della Giunta Regionale n.170 dell’8/4/2009, che, nel prendere atto della graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento, garantiva la copertura finanziaria complessiva con 155.448.469,67 euro. Solo nei mesi successivi alla sottoscrizione delle convenzioni, all’atto della richiesta di erogazione della prima anticipazione del 20%, i Comuni hanno però saputo che le convenzioni erano prive del necessario impegno di spesa, e che mancavano all’appello per la copertura delle obbligazioni assunte nei confronti dei Comuni ben 122 milioni di euro, corrispondenti al 78% del costo complessivo delle convenzioni stipulate”. “Da una valutazione effettuata sulla pretesa copertura finanziaria di tale procedura – ha aggiunto -, è quindi risultato che sui 155 milioni di euro di investimento complessivo di progetti, solo 23 erano infatti garantiti dalle delibere CIPE n.35/2005 e 3/2006, mentre i rimanenti 122 milioni di euro erano stati individuati a valere sulle risorse del PAR FAS 2007/2013, che, com’è noto, è da oltre un anno bloccato perché non approvato dal comitato CIPE in relazione alla conosciuta vicenda dell’approvazione del Piano di rientro del deficit sanitario in Calabria. In sostanza la sottoscrizione delle Convenzioni è avvenuta per 122 milioni di euro su 155 sulla base di una mera ‘promessa’ di copertura finanziaria, senza impegno di spesa e senza provvedimento di copertura, quindi illegittimo, nell’attesa dell’ipotetica approvazione del PAR FAS che non è mai avvenuta. Nessuna contestazione potrebbe essere avanzata su eventuali previsioni di copertura del bando dei centri storici sul PAR FAS, ma sicuramente azzardata e sciagurata appare la scelta operata dalla precedente Giunta Regionale di procedere alla sottoscrizione di convenzioni per importi non garantiti allo stato da effettive risorse e da connessi impegni di spese, con il risultato di mettere centinaia di Comuni calabresi al rischio di dissesto finanziario. Né le ipotesi alternative, messe in campo dalla stessa Giunta Loiero per far fronte a tale disastro, con la distribuzione dei diversi progetti su diverse fonti finanziarie alternative (POIN Turismo, POR 2000/2006, delibere CIPE su rientri finanziari), appaiono credibili, per cui si rafforza il rischio di una effettiva grave scopertura finanziaria a danno dei Comuni”. “In effetti però gran parte dei Comuni stessi hanno già da tempo cantierato i progetti e proceduto ad approvare più stati di avanzamento lavori, senza riuscire ad incassare un euro da parte della Regione, ed ormai senza avere alcuna certezza di copertura finanziaria a fronte di impegni giuridicamente vincolanti sottoscritti con le ditte appaltatrici a seguito di una formale convenzione. Appare davvero sconcertante tale situazione, indipendentemente da ogni volontà di polemica politica, considerata la superficialità con cui la precedente Giunta Regionale ha agito con la sottoscrizione di convenzioni non garantite da alcun impegno di spesa, con il risultato che, qualora il PASR FAS non venisse approvato per le richiamate vicende del disavanzo sanitario, centinaia di Comuni calabresi si troverebbero nella sgradita condizione di produrre debiti fuori bilancio o di adire le vie giudiziarie per il rispetto da parte della Regione di obblighi derivanti da Convenzioni stipulate, spostando quindi sulla Regione il peso di un ingiusto debito non garantito da copertura finanziaria. Intanto già si registrano i primi licenziamenti di maestranze edili in conseguenza della mancata corresponsione economica degli stati di avanzamento lavori. L’impegno del Presidente Scopelliti, e, quindi, del sottoscritto, appena avuta contezza di tale situazione, è stato immediato, per cercare di cautelare i Comuni, e per essi le Imprese edili impegnate nella realizzazione delle opere, che inopportunamente sono stati coinvolti in una operazione fortemente a rischio, pur non essendo in alcun modo responsabili del disastro determinato dal precedente Esecutivo, nello spirito di massima vicinanza e solidarietà verso i Comuni e le imprese che caratterizza questa nuova fase politica regionale. Abbiamo subito aggredito il nodo della sottoscrizione dell’atto integrativo dell’APQ previsto dalla delibera CIPE n.1/2009 con i rientri finanziari, e stiamo concretizzando la copertura di 16 milioni di euro con utilizzo delle “risorse liberate” del POR 2000/2006 con lo sblocco entro l’estate della prima anticipazione finanziaria a Comuni interessati. Ma abbiamo altresì dovuto, per tutela dei Comuni stessi, procedere al blocco delle procedure nei Comuni che non avevano proceduto a cantierare le opere, al fine di salvaguardare gli stessi a seguito del rischio di indisponibilità delle risorse residue di circa 25 milioni di euro. Massimo è dunque l’impegno che confermiamo alle realtà Locali, alle Imprese, nonché a tutte le famiglie della maestranze per cercare di lenire una situazione grave e delicata, che rischia di tramutarsi in un vero dramma sociale, e che avrebbe potuto essere evitata se ci si fosse comportati con maggiore cautela e responsabilità nel sottoscrivere Convenzioni non garantite da impegni di spesa ma da ipotetiche coperture finanziare. Ma ciò non può in alcun modo giustificare il comportamento di che ha in passato inseguito effetti speciali di annunci propagandistici a sorpresa a scapito della correttezza amministrativa, mettendo nei guai i Comuni che si sono fidati di una firma apposta dalla Regione in calce ad una Convenzione non garantita da disponibilità finanziaria; né si può spostare sulla Giunta Scopelliti alcuna ombra di responsabilità che appartiene tutta intera al precedente Esecutivo”.”Confermiamo dunque ai Comuni coinvolti in questa grave situazione – ha concluso l’assessore Aiello – il massimo impegno della Giunta e del Presidente Scopelliti nel cercare di trovare una soluzione adeguata per far uscire gli stessi dalla grave condizione di incertezza”.

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