Reggio Calabria. “L’Area dello Stretto Cresce Navigando”, questo il nome del convegno che ha tenuto a battesimo gli eventi culturali presenti alla Festa Mare 2010. Eventi targati “Arte Cultura e Scienza in riva allo Stretto”.
L’incontro, tenutosi presso villa La fenice, è stato occasione per aprire una finestra sullo Stretto, nel nome del più vasto progetto dell’Area Metropolitana e discutere sull’esigenza di mettere a frutto la centralità euro-mediterranea di Reggio e Messina.
Ad anticipare i temi del convegno la presentazione, a cura del giornalista Franco Bruno, del libro “Il Mare e La Città” di Marcello Cammera e Renato Laganà. Pubblicazione che si rifà al già noto “La Città e il Mare” del 1988. Se l’edizione anni ottanta, raccoglieva le tracce della storia, delle tradizioni e del rapporto tra i centri della riva orientale dello Stretto, cosi come sottolineano i due autori, la nuova pubblicazione, avvenuta a distanza di venti anni – segnati dalla conquista della città metropolitana – , pone le condizioni di ampliare lo sguardo non più dalla riva orientale dello Stretto ma dal mare, dal quale lo sguardo non è più volto verso una direzione ma può cogliere ambedue le rive e interpretare il sogno di una grande città, dunque, Reggio e Messina accomunate da un’antica appartenenza e identificate in un unica realtà. La storia avviata con il catalogo del 1988 prosegue, dunque, il suo racconto e presenta i passaggi, le ambizioni, le proposte degli ultimi anni che sulle rive opposte dello Stretto sono state protagoniste.
Conclusa la presentazione, la seconda parte della serata è stata dominata dal dibattito politico-culturale sull’Area dello Stretto, a fare gli onori di casa e coordinare i lavori il dott. Lamberti Castronuovo, che ha ricordato l’importanza di rimettere al centro dell’agenda politica le prospettive ed il ruolo che il mare occupa per Reggio e non solo.
Prospettive e Centralità riprese dall’intervento dell’on. Guglielmo Rositani, componente del C.d.A della Rai, il quale ha rimarcato l’importanza che la cultura e l’informazione giocano nel progetto di sviluppo dello spazio Euro-Mediterraneo, “Lo Stretto rappresenta un’area di grandissima importanza strategica per lo sviluppo delle due Regioni, tuttavia l’unione tra le due città non deve essere solo fisica, ma deve passare attraverso fattori economici e culturali”. Rositani a poi lanciato l’idea di un potenziamento della Struttura Rai e del canale Rai-Med in Calabria, dunque, l’informazione e l’attività giornalistica come tassello fondamentale per lo sviluppo comune dello spazio Euro -Mediterraneo, che proprio da Reggio e Messina gettano le basi per un progetto di crescita culturale.
A tendere una mano alle possibilità di sviluppo dell’Area dello Stretto, l’On. Gianni Nucera, a lui il compito di portare i saluti del Governatore e del Presidente del Consiglio Regionale della Calabria assenti per motivi istituzionali. Un intervento, quello di Nucera, focalizzato sulla necessità di costruire rapporti di dialogo con i popoli del Mediterraneo, secondo l’Onorevole la posizione geografica che l’Area dello Stretto occupa è la vera chiave di volta del processo di relazione economica, formativa ed intellettuale.
Progetto Area dello stretto che passa, anche, attraverso il mondo Universitario, per il Prof. Salvatore Berlingò, Rettore dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri di Reggio Calabria,”E’ necessario avviare un percorso di collaborazione culturale che metta sistema i processi di relazione”. Tema della cooperazione culturale-accademica, ripreso anche dal Rettore dell’Università degli Studi di Messina, Francesco Tomasello, “L’Università deve promuovere il dialogo con le nuove generazioni, questo è il punto dove costruire l’area integrata dello Stretto, ecco perché – continua Tomasello – dobbiamo collaborare, per poter offrire percorsi di formazione di eccellenza”. Mondo universitario rappresentato, anche, dal professore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Felice Costabile, che ha focalizzato il proprio intervento sul sistema accademico calabrese e messinese e sulla necessità di parlare in futuro dell’Università dello Stretto.
Collaborazione, partecipazione e cooperazione sono i temi che ritornano nell’intervento a cura dell’assessore area regionale integrata dello Stretto ed area metropolitana provincia di Messina, Michele Bisignano, “E’ doveroso uscire fuori dai localismi per cui è necessario parlare no di Area integrata dello Stretto, bensì di Area regionale integrata dello Stretto”. Secondo l’amministratore messinese bisogna giungere alla costituzione di un agenzia di sviluppo, frutto di un protocollo d’intesa tra gli attori istituzionali delle due realtà che possa governare come unica entità i processi di sviluppo economico della “Regione” dello Stretto. Area che secondo Bisignano non deve essere imposta dall’alto ma costruita dal basso dai rapporti con territorio e comunità.
Valori e comunità ripresi anche dal Sindaco ff di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, “Al momento l’Area Metropolitana è un contenitore vuoto, dobbiamo lavorare tutti insieme affinché si possano recuperare valori, tradizioni specificità culturali, rivolgendo anche uno sguardo al passato quando la Magna Grecia era centro propulsore culturale del Mediterraneo”.
Le conclusioni della serata, sono affidate all’avv. Giampaolo Latella, giornalista e coordinatore dell’associazione “Giornate Mediterranee” cha ha rimarcato l’importanza di costruire contenuti ad hoc per porter parlare finalmente di Reggio Città Metropolitana.
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