Locri apre il sipario sul teatro dei burattini

Locri (Reggio Calabria). Si intitola “Evviva i Burattini vanno in Piazza” l’atteso spettacolo che si terrà a Locri sabato 7 agosto 2010 alle ore 22.00 nella centralissima Piazza dei Martiri. L’Amministrazione Comunale della Città di Locri, infatti, è lieta di invitare tutte le famiglie a portare i propri bambini per farli assistere alla rappresentazione che vedrà l’esibizione della compagnia “Teatro Nazionale dei Burattini di Mauro Apicella” con uno spettacolo adatto a tutte le età e che prevede oltre allo spettacolo zucchero filato gratuito a tutti i presenti.

Il teatro dei burattini è una forma di spettacolo teatrale in cui uno o più animatori danno vita ai personaggi tramite particolari pupazzi,“burattini”. Solo a partire dalla fine del XVIII secolo in Italia si cominciano ad avere notizie della diffusione del teatro dei burattini. Fin dal Cinquecento, comunque, i burattini erano usati soprattutto come strumento pubblicitario nelle mani di venditori ambulanti. Verso la fine del ‘700 si ha una importante evoluzione: si sono ritrovati, infatti, documenti che testimoniano la presenza di veri e propri spettacoli con burattini. Dalle semplici farse si passa a rappresentazioni drammatiche o melodrammatiche. L’affermazione del teatro dei burattini avviene subito dopo la rivoluzione francese e la nascita del teatro Giacobino. Nel XIX secolo i burattini diventano un fenomeno comune nelle piazze delle città, diventando un’attrazione in grado di coinvolgere un gran numero di persone.

Il Teatro Nazionale dei Burattini di Mauro Apicella, rappresenta una realtà nella tradizione dell’arte dei Burattini con oltre un secolo di arte e tradizione tramandata fino ai giorni nostri, numerosi successi e premiazioni, sono la miglior presentazione della nostra compagnia di spettacoli. Nato alla fine dell’800 con Pasquale Ferraiolo senior, alla sua scomparsa, ne ereditarono l’arte i figli Francesco e Salvatore che costituirono una formidabile coppia di burattinai che ebbe successi in tutta Italia negli anni tra le due grandi guerre. Con la rinascita del paese, Francesco, nel quale la passione per il teatro non si era mai spenta, nel 1949, insieme ai figli Pasquale, Vittorio, Adriano formò una nuova compagnia denominata “Fratelli Ferraiolo”. Anche Assunta (figlia di Francesco Ferraiolo) seguì le orme della famiglia di burattinai tra le più antiche d’Italia. Diretta magistralmente la Compagnia si affermò rapidamente e conseguì successi maggiori che in passato, perché, pur seguendo la tradizione, poté avvalersi di tecniche teatrali d’avanguardia, tanto che, nei primi anni ’70 ebbe un meritato debutto in RAI negli spettacoli TV dei ragazzi e Studio uno. Oggi questo tipo di teatro, che trasmette intatto il vecchio messaggio di una comicità semplice, genuina, popolare e pedagogica, calata in una matrice artistica in evoluzione, prosegue grazie al figlio di Assunta Ferraiolo, Mauro Apicella che continua a riportare innegabili successi ovunque: nelle scuole, nelle più grandi piazze italiane, e soprattutto nei maggiori Festival del teatro di figura. Da un incontro casuale, ma fortunato, con Loretta Arnesano, da anni operante nel settore, la Compagnia viene a strutturarsi in una organizzazione teatrale a passo con i tempi, in cui l’eredità di famiglia si concilia con la modernità e la novità portata dal nuovo sodalizio artistico. Tale scelta ha permesso al Teatro Nazionale dei Burattini di Mauro Apicella di porsi come un punto di riferimento importante nel panorama del teatro itinerante in Italia e all’estero, continuando, ai nostri giorni, una tradizione di grande spessore artistico e culturale, veicolo di valori ed ideali senza tempo.

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