Palmi (Reggio Calabria). I cinque imprenditori che sono stati arrestati oggi nell’ambito dell’operazione “Aristeo” sono Vincenzo Borgia, 59enne di Villa San Giovanni, Antonio Olivieri, 45enne con residenza a Giulianova, in provincia di Teramo, il fratello, Vincenzo, 59enne di Villa San Giovanni, Erminio Salvatore Surdo, di 62 anni, residente a Gioia Tauro ed il figlio Giuseppe, 29enne che risiede a Giulianova. I cinque sono accusati di aver dato vita ad un’associazione a delinquere finalizzata all’ottenimento di risorse pubbliche erogate con la legge 488/92. L’attività investigativa condotta dalla Guardia di Finanza e diretta dalla Procura della Repubblica di Palmi ha svelato, secondo gli inquirenti, una frode di ingenti proporzioni ai danni dello Stato e dell’Unione Europea concretizzatasi attraverso l’emissione e l’utilizzo di false fatturazioni che venivano illecitamente ‘gonfiate’. Parte dei fondi richiesti, 42 milioni di euro, erano già entrati nella disponibilità degli imprenditori arrestati. L’operazione “Aristeo” ha portato, peraltro, al sequestro dell’intero patrimonio di sette aziende, di quello parziale di altre 14 imprese, 381 tra frutteti ed uliveti, 62 immobili, 5 impianti industriali e 2 complessi turistico-alberghieri, per un valore complessivo di 700 milioni di euro.
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