Locri (Reggio Calabria). Di seguito si riporta il testo integrale di una lettera del Sindaco di Locri, Francesco Macrì, in riferimento alla situazione politica venutasi a creare all’interno della coalizione che amministra la città.
“Non posso non esimermi da fare delle considerazioni sulle crisi in atto che ha investito la mia maggioranza per la quale voglio immaginare che la stessa crisi, solo velatamente politica e che non nasconde, in realtà, tentativi di mera occupazione del potere che, francamente, non possono essere tollerati né da me né dai cittadini che si aspettano risposte concrete. Il resto lo voglio considerare una normale dialettica interna ad un Consiglio Comunale composto da forze eterogenee. Dall’ultimo dibattito politico sembra essere emersa la volontà di proseguire il lavoro intrapreso, pur in presenza di un quadro politico non del tutto composto e accolto da più parti e soprattutto dai consiglieri Calabrese, Laganà e Spagnolo con lo spirito propositivo e fattivo di una collaborazione costruttiva per un percorso finalizzato a dei punti programmatici ben precisi nell’interesse della città. Personalmente auspico che possa su ciò essere calendarizzato un sereno dibattito con atteggiamenti meno laceranti e senza spirito di divisioni e fazioni, personalismi di varia specie e natura che lentamente stanno venendo a galla di volta in volta in ogni Consiglio. In queste ore e subito dopo il Consiglio che, mi auguro, vedrà l’elezione del revisore dei conti, mi prodigherò per un percorso politico di fine legislatura, comune e condiviso, da proporre o alla Conferenza dei Capigruppo o chi ne vorrà fattivamente collaborare con tale spirito di impegno per la città, per portare a compimento alcuni obiettivi ed evitare un commissariamento dell’Ente con ripercussioni imprevedibili, che non sono ovviamente le inutili, dannose e sterili contrapposizioni di chi della politica fa solo piccolo cabotaggio. La posizione oggi acquisita, preso atto di uno scollamento politico complessivo, anche tattico, della maggioranza che si è reso visibile in uno sconcertante siparietto, registrato negli ultimi Consigli, rispecchia l’impegno assunto da parte mia, nella qualità di Sindaco, con gli elettori che sarà quello di tenere fermo l’obiettivo sul rispetto della legalità e della trasparenza nella formulazione degli atti e sarà, senza dubbio, un caposaldo sempre più forte del breve percorso che ci attende alla fine della legislatura; e ciò a partire dalla legalità e dalla trasparenza, dunque, degli atti da licenziare in Consiglio Comunale, dalla liquidazione e riconoscimento dei debiti fuori bilancio, chiarezza totale sulla situazione debitoria dell’Ente, prevedendo un predefinito iter procedurale, rivisitazione in via di autotutela d’ogni atto che dovesse apparire non consono e in sintonia con il processo di pianificazione economico finanziaria, a cominciare da un approfondito esame della situazione urbanistica della città e degli atti ad essa correlati e non disgiunti dagli interventi che verranno calendarizzati, programmati e molti di essi finanziati e cantierizzati, (opere pubbliche), alla pianta organica dell’Ente intesa come rimodulazione della struttura burocratica e dagli atti contestuali e presupposti ad essa inerenti, comprendendo, tra questi, l’assunzione del testimone di giustizia Rocco Rispoli, ed il decoro urbano ed ambientale complessivo della città. Ringrazio chi mi ha offerto lo spunto anche in modo, forse, per me impopolare, per fare il punto sulla situazione politico-amministrativa di questo scorcio di legislatura, non senza evidenziare, però, il non apprezzamento di coloro che stanno facendo un’opposizione in Consiglio Comunale che la dice lunga tra chi ieri è stata maggioranza e oggi annoda blandizie e minacce politiche per e su problemi che non sono i miei o della città, ma i loro. In tutto ciò voglio esprimere il mio plauso al comportamento del Presidente del Consiglio Comunale, Vincenzo Carabetta, che ha contribuito nel suo ruolo istituzionale, imparzialmente, ad evitare pessime figure, con tatticismi sterili che non potevano e non possono portare da nessuna parte, e, mi auguro che ciò possa fare fino alla chiusura di questo mandato. Sin dall’inizio ho inteso caratterizzare il mio lavoro di Sindaco con la scelta di ‘fare sistema’, ci sono riuscito in piccolissima parte, per questo, la scelta di un Piano Strutturale Associato con i Comuni limitrofi, nella convinzione che le sfide a cui è chiamato il territorio, non si vincono curando ognuno il solo proprio pezzo di responsabilità. Ed è da qui che voglio ripartire, con l’aiuto di tutti coloro che vogliono condividere i pochi punti che indicherò alla Conferenza dei Capigruppo e a chi vorrà collaborare per consentire la fine della legislatura, e, con un’azione coordinata e sinergica del territorio, unitamente alle diverse realtà istituzionali e della società civile, nelle sue varie articolazioni, garantire risposte efficaci ai bisogni delle cittadine e dei cittadini della nostra Locride e consentire cosi l’avvio del nuovo percorso di legislatura dal prossimo 2011, con l’esperienza di oggi e la responsabilità verso il domani nei confronti di territorio sempre più grande”.
Il Sindaco della Città di Locri
Francesco Macrì