Reggio Calabria. Al diciannovesimo anniversario dalla tragica e barbara uccisione del magistrato di Cassazione Antonino Scopelliti, poco si è fatto per giungere alla verità, poca chiarezza sulla vicenda. I Giovani UGL calabresi intendono ricordarlo non solo nella giornata della memoria ma con impegno quotidiano, sostenendo chi opera per il ripristino della legalità. Inoltre, rivolgono un appello alle Istituzioni ed in particolare alla classe dirigente locale e nazionale, affinché si impegnino a considerare la politica come amministrazione della cosa pubblica, senza doppi fini, onesta, al servizio degli altri. Meno partecipazione a cerimonie commemorative, maggiore concretezza! Stanchi, oramai, di partiti che si dividono, che nascono, eroi ricercati nel passato per l’ambiguità del presente, maestri politici quasi inesistenti. La ‘Ndrangheta corrode ogni settore, blocca la produttività, incentiva pratiche di sfruttamento sul lavoro, minaccia vilmente chi si oppone a questo sistema criminoso. Antonino Scopelliti, nella sua solitudine, libero, onesto e coraggioso è stato ucciso quando stava preparando, in sede di legittimità, il rigetto dei ricorsi per Cassazione avanzati dalle difese dei più pericolosi mafiosi condannati nel primo maxiprocesso a Cosa Nostra. Si ritiene che, per quella barbara uccisione, si siano mosse insieme ‘Ndrangheta e Cosa Nostra, due mali che hanno reso Calabria e Sicilia schiave della mala sanità, mala politica, abusivismo edilizio, clientelismo. I giovani calabresi sentono la necessità di considerare Antonino Scopelliti, Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, “Eroi, maestri di vita, esempi immortali di chi ha sacrificato la propria vita ed i propri affetti, al servizio dello Stato”. ”Il giudice Scopelliti è stato solo: solo con le menzogne cui ha creduto e le verità che gli sono sfuggite, solo con la fede cui si è spesso aggrappato come naufrago, solo con il pianto di un innocente e con la perfidia e la protervia dei malvagi”. Il nostro eroe nazionale rimarrà solo finché non si farà giustizia, finché i mandanti saranno liberi di agire senza aver pagato per le atrocità commesse. Non sarà mai solo per le coscienze e nel ricordo ed affetto della gente onesta, libera e coraggiosa. Antonino Scopelliti vive, nell’opera di magistrati e Forze dell’ordine, a Reggio Calabria come in ogni parte del Paese.
Giulia Meliti
Coordinatrice Regionale UGL Giovani Calabria