Cosenza. Il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha tenuto oggi una conferenza stampa all’interno dei locali che ospitano la biblioteca dell’ospedale Annunziata di Cosenza. Nel corso dell’incontro con i giornalisti, Scopelliti ha messo in evidenza la mole abnorme del debito che l’azienda ospedaliera del capoluogo bruzio ha sviluppato recentemente fino a toccare la soglia dei 200 milioni di euro. Una cifra figlia di scelte che sono state compiute nel convincimento da parte di “Qualcuno che in passato forse pensava che questa fosse una banca”, è stato l’amaro commento del Presidente. Del resto, non è difficile intuire la semplicità con cui si è provveduto ad appesantire i costi, se si pensa che per garantire il servizio di vigilanza sono stati spesi due milioni di euro. Alla conferenza stampa ha partecipato anche Paolo Gangemi, neo commissario dell’azienda ospedaliera che, sempre a proposito delle spese sostenute per l’attività di vigilanza, ha reso noto che sarà ridotto da 89 mila a 55 mila il monte orario complessivo del servizio. Il manager ha tenuto a precisare che “questo disavanzo per 170mila euro è da attribuire alla gestione passata di Loiero. Nel 2009 il collegio dei revisori contabili ha bocciato sia il bilancio consuntivo che il bilancio preventivo. E i costi nel 2009 e 2010 sono continuati a salire in previsione delle elezioni”. Scendendo nel dettaglio di numeri capaci di integrare queste riflessioni, è stato spiegato che nel corso degli ultimi quattro anni sono aumentati gli straordinari, per i quali si sono spesi 10 milioni di euro a fronte di una calo della produttività pari a 12 milioni di euro e di una perdita di esercizio che è aumentata da 31 milioni a 50 milioni di euro. Per affrontare al meglio le prossime sfide che si concretizzeranno in un miglioramento del servizio reso ai pazienti, il Presidente Scopelliti ha approfittato dell’occasione odierna per rivelare che “Entro il 15 settembre apriremo le quattro sale operatorie pronte dal 2005 e finora mai entrate in funzione”. Gli ha fatto eco il commissario Gangemi che, al riguardo, ha spiegato che “Abbiamo recuperato sei anestesisti all’ospedale di Rogliano ma in quell’ospedale non hanno ragione di esistere se al pronto soccorso vanno 13 pazienti al giorno, quasi tutti con un mal di pancia. I casi gravi arrivano comunque all’ospedale di Cosenza, quindi, in quella struttura, per la quale sono stati spesi due milioni di euro in passato senza mai aprire la parte nuova, non ci sarà più il Pronto Soccorso. Gli anestesisti verranno utilizzati per le nuove sale operatorie dell’Annunziata. A Rogliano abbiamo previsto invece il Day Surgery, che sgraverà anche Cosenza e la dialisi”. Una razionalizzazione in grado di offrire maggiore funzionalità al sistema sanitario caratterizzato oggi da una realtà in cui “Ci sono strutture con una sola persona, un dirigente che comanda se stesso. Questo è inaccettabile”. L’intento ultimo che si intende perseguire è quello di riuscire ad offrire alla popolazione calabrese un servizio complessivo completo ed efficiente così da rendere possibile un netto ridimensionamento dell’emigrazione sanitaria.
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