“LADYmen” una donna racconta le Trans, intervista con l’autrice

di Tonino Nocera
Gli italiani hanno scoperto, di recente, il mondo trans per alcuni fatti di cronaca che li hanno visti protagonisti. Una realtà complessa che si conosce poco e male: spesso fatta di solitudine, emarginazione, sofferenza. A tal proposito è utile leggere l’ultimo libro di Isabella Marchiolo LADYmen. Una donna racconta le Trans. Falzea Editore (pag.160 € 13,00). Abbiamo posto qualche domanda all’autrice.

Com’è nato questo libro?

Avevo realizzato un’intervista alla trans Eva Bellucci per il Quotidiano della Calabria. Le parole di Eva hanno interessato l’editore Paolo Falzea, che mi ha proposto questo progetto. Ho accettato perché, già parlando con Eva, avevo intuito che a proposito delle trans esisteva un’umanità nascosta, che non è quella degli scandali e del degrado. Poi, iniziando a raccogliere le testimonianze, ho capito che avrei potuto fare un lavoro importante dal punto di vista sociale, dare un contributo a presentare in modo reale la vita di persone penalizzate da pregiudizi e false verità.

Qual è l’aspetto che l’ha più colpita?

Sicuramente le sofferenze vissute da chi sente di essere nato in un corpo sbagliato. Le persone che ho intervistato mi hanno raccontato di sentimenti e dolori agghiaccianti. Cose che, dall’esterno, non possiamo mai arrivare a capire pienamente. Per questo credo che le trans meritino più rispetto, e non debbano essere sempre collegate ai luoghi comuni sulla trasgressione o la prostituzione.

Molte le donne sostengono che potrebbero accettare un tradimento con un’altra donna ma non con una trans. Cosa pensa?

Personalmente, credo che un tradimento sia comunque un tradimento. Essere tradita con una donna non è, da parte mia, più accettabile. Di certo, scoprire che il proprio uomo è attratto da una trans comporta un maggiore sconvolgimento nell’esistenza di una coppia. Ci si chiede se il proprio uomo è gay, se lo si è mai conosciuto davvero. Si fatica a comprendere un tipo di attrazione così particolare. E’ chiaro che una relazione trans (così come un “triangolo” con un uomo e due donne) è incompatibile con la vita di una famiglia. Se uno è libero, invece, a mio parere può vivere la sessualità come meglio crede e con chi vuole.

Per le trans la prostituzione sembra una scelta obbligata: quale potrebbe essere il rimedio?

Le persone che ho intervistato non sono tutte prostitute, ma chi non lavora con il sesso fatica a trovare un’occupazione o è costretta a impieghi che sono ben più in basso dell’ultimo gradino del precariato. Di certo, come qualche attivista trans ha suggerito, potrebbe essere utile una normativa che sostenga l’integrazione lavorativa di queste persone. Ma alla base è necessario un cambiamento di mentalità: i datori di lavoro non devono avere paura o vergogna di un dipendente trans, e la gente non deve sentirsi minacciata dai lavoratori trans.

L’operazione per cambiare sesso è ritenuta indispensabile dalla presidente di Azione Trans; altre sono perplesse per tanti motivi e preferiscono evitarla. Che idea si è fatta?

Credo che una decisione così drastica, come quella di diventare donna essendo nati uomo e viceversa, non possa seguire regole standard. Tutte le trans desiderano essere donne, ma non tutte hanno il coraggio di compiere questo passo, anche perché la strada per raggiungere il loro sogno è ardua. E’ un po’ come per una donna che non riesce ad avere figli: alcune si sottopongono a tour de force terapeutici, altre si rassegnano alla natura; alcune subiscono le trafile infinite delle adozioni, che invece per altre sono un ostacolo psicologicamente insostenibile.

Non crede che il fascino e l’inquietudine suscitati dalle trans siano causati dalla loro indefinibilità?

In LadyMen ho raccolto la confidenza di un uomo attratto dalle trans, che spiega le sue pulsioni, ma egli stesso non riesce a trovare una motivazione chiara a questa tendenza sessuale. Se non lo si prova in prima persona, è impossibile dire dall’esterno perché un uomo desideri una trans. Dovremmo semplicemente prendere atto che la sessualità ha sfumature sfaccettate che sfuggono alle spiegazioni, e che esistono varie forme di essere fisicamente attratti da qualcuno.

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