Reggio Calabria. “Per l’ennesima volta è stata ripulita le Stele dedicata al Senatore Ciccio Franco posta davanti l’omonima Arena, che qualche settimana fa era stata oggetto del solito infame, indegno e vigliacco gesto del solito o dei soliti ignoti. Lo si deve ancora una volta alla disponibilità, al garbo ed alla passione civile cui è animato Rosario La Seta, lo stesso artista che ha realizzato l’opera nel ed al quale va tutto il mio personale ringraziamento anche a nome dell’Amministrazione comunale e di quella moltitudine di reggini e turisti che in queste settimane hanno stigmatizzato e condannato l’oltraggio subito dal monumento che ricorda il protagonista della Rivolta di Reggio. Il Maestro La Seta, in questi giorni, sotto il solleone, con pazienza e abnegazione e, soprattutto, a titolo gratuito, ha ridato dignità ad un luogo ed a uno dei simboli più significativi della rinascita della Città.”
A sottolinearlo è il Consigliere comunale Giuseppe Agliano che nel 2005, d’intesa e sotto le direttive dell’allora Sindaco Giuseppe Scopelliti, curò l’individuazione dell’area, la realizzazione e la posa in opera della Stele in omaggio a Ciccio Franco, l’appassionato e strenuo difensore del diritto al futuro della città nei momenti tristi e difficili ma, nel contempo esaltanti, dei Moti del ’70.
“E’ la quarta volta che il monumento al leader dei Boia chi molla – continua Agliano – diviene oggetto delle “attenzioni” di chi o di coloro che tentano di offuscare, imbrattandola con la vernice rossa, una pagina importante della storia di Reggio Calabria, forse nel maldestro tentativo di “coprire” o peggio “far dimenticare” le proprie viltà e responsabilità o quelle dei loro padri o dei loro nonni nel non aver avuto il coraggio civico e la responsabilità politica di essere accanto a Ciccio Franco nella difesa degli interessi di Reggio.”
“Questi figuri – sostiene l’esponente della destra di Palazzo S. Giorgio – sono fuori dalla storia ma, soprattutto, sono fuori dalle considerazioni dei reggini che in questi giorni stanno ricordando in maniera corale, dignitosa e sobria i 40 anni, che non sono passati invano, dalla Rivolta. Quello che ci rammarica – conclude Giuseppe Agliano – è che le fatiche fatte volentieri sotto il sole d’agosto dal Maestro Rosario La Seta per ripulire l’opera d’arte, ci avrebbe fatto più piacere che le avessero subite coloro che si sono resi “protagonisti” dell’indegno gesto, quale giusta punizione ed espiazione del fio delle loro infami colpe. Ma, purtroppo, le decine e costose telecamere disseminate sul Lungomare non hanno mai inchiodato alcun responsabile di azioni di teppismo e vandalismo urbano. Sarebbe educativo ed oltremodo anche economicamente conveniente, far pagare o far ripristinare lo stato dei luoghi danneggiati ai responsabili di questi gesti incivili e dissennati. Come sarebbe più accogliente la nostra città, come sarebbe più decoroso il nostro splendido lungomare e come si alzerebbe notevolmente il nostro indice di sensibilità civica. Si potrebbe pensare di iniziare…”.
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