Palermo. Confisca da 800 milioni di euro a Michele Aiello: tra i beni il Bagheria Calcio e una clinica oncologica

Palermo. I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla “Sezione Misure di Prevenzione” presso il locale Tribunale, procederanno alla confisca di tutti i beni riconducibili a Michele Aiello, 57enne nato a Palermo, residente a Bagheria (PA), imprenditore, attualmente detenuto in quanto condannato in secondo grado alla pena di anni quindici e mesi sei di reclusione poiché responsabile dei reati di associazione di tipo mafioso, corruzione continuata e truffa aggravata (fatti commessi in Palermo ed altrove dal 1997 al 2003). Aiello, infatti, il 4 novembre 2003 era stato raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Palermo, in relazione alla imputazione di cui all’art. 416 bis c.p. perché ritenuto imprenditore strettamente legato al gruppo di comando di “cosa nostra” facente capo all’allora latitante Bernardo Provenzano.
Secondo l’ipotesi accusatoria, poi confermata in giudizio e sviluppata sulle basi delle investigazioni condotte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, Aiello aveva contato in tutto l’arco della propria crescita imprenditoriale, nata nel settore edile e poi ampliatasi esponenzialmente in quello della sanità, sulla sostanziale situazione di monopolio assicurata dall’appoggio dei vertici di quella organizzazione criminale, la quale aveva anche investito ingenti somme di denaro nelle molteplici attività imprenditoriali facenti capo ad Aiello.
L’odierno provvedimento trae origine dagli accertamenti patrimoniali eseguiti dalla 5ª Sezione del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo che, in data 26 marzo 2004, avevano già consentito di pervenire al sequestro, oggi tramutato in confisca.
Il provvedimento di confisca, eseguito ai sensi degli artt. 1 e segg. della legge nr. 575 del 1965 e successive modificazioni, riguarda beni, stimati per un valore di circa 800 milioni di euro, irrevocabilmente giudicati tra le disponibilità economico-imprenditoriali di Michele Aiello, tra cui il polo oncologico di eccellenza “Villa Santa Teresa”, sito in Bagheria (PA) da 108 posti letto; 8 imprese operanti nel settore edile in territorio siciliano, 6 imprese operanti nel settore sanitario, la società che gestisce la squadra di calcio di Bagheria (PA), denominata Bagheria Calcio s.r.l.; edifici, appartamenti, ville, terreni, autovetture, imbarcazioni, polizze vita e magazzini All’interno del medesimo provvedimento il Tribunale ha disposto inoltre, a carico di Michele Aiello, l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di anni 2 e mesi 6.

Di seguito l’elenco dei beni sottoposti a confisca:

1. Il polo oncologico di eccellenza “VILLA SANTA TERESA”, sito in Bagheria (PA) da 108 posti letto;

2. Nr. 8 imprese operanti nel settore edile in territorio siciliano:
– Costruzioni s.r.l.;
– Edilcontrol s.r.l.;
– A.t.i. (Alte Tecnologie Ingegneristiche) group s.r.l.;
– S.el.da s.r.l.;
– E.m.a.r s.r.l.;
– Edil costruzioni s.r.l.;
– Tuttedil s.r.l.;
– Edil maf s.n.c. di Aiello Francesca & c.;

3. Nr. 6 imprese operanti nel settore sanitario:
* Radiosystems protection s.r.l.;
* Villa Santa Teresa – diagnostica per immagini e radioterapia s.r.l.;
* Italsystems s.r.l.;
* Centro di medicina nucleare S. Gaetano s.r.l.;
* A.t.m. (alte tecnologie medicali) s.r.l.;
* Villa Santa Teresa group s.p.a.;

4. La società che gestisce la squadra di calcio di Bagheria (PA), denominata Bagheria Calcio s.r.l.;

5. la “Servizi & Sistemi s.r.l.”, operante nel settore informatico;

6. n. 2 stabilimenti industriali di circa 6.000 mq adibiti ad attività nel settore edile;

7. n. 1 impianto di calcestruzzi;

8. n. 4 edifici, per complessivi mq 18.000, adibiti ad uffici dirigenziali;

9. n. 14 appartamenti in Bagheria, per complessivi mq 2.200;

10. n. 3 ville di lusso in Aspra, Santa Flavia e Ficarazzi (PA);

11. n. 22 magazzini;

12. n. 22 terreni edificabili;

13. n. 24 autovetture;

14. n. 22 veicoli industriali;

15. n. 2 imbarcazioni da diporto rispettivamente di 38 e 48 piedi;

16. n. 145 rapporti bancari per complessivi 250 milioni di euro in contanti;

17. n. 2 polizze vita.

I beni sopra elencati, sino ad oggi in amministrazione giudiziaria, sono stati posti a disposizione dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, istituita con decreto legge n. 4 del 4 febbraio 2010, convertito nella legge nr. 50 del 2010, al fine di renderli tempestivamente fruibili nell’interesse della collettività. Presso le varie strutture oggetto della confisca risultano essere impiegati circa 400 lavoratori, che operano nel settore sanitario, in quello edile ed in quello amministrativo.

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