Catania. Squadra Mobile arresta un rumeno per l’omicidio dell’ispettore di Polizia Francesco Montalto

Catania. Nel pomeriggio dell’11 agosto scorso la Squadra Mobile ha eseguito il provvedimento emesso in pari data dal Procuratore aggiunto G.Toscano nonché dai sostituti A.Busacca e A.Migliorini della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania nei confronti di L.N.M., nato a Bacau (Romania) di 35 anni, in quanto gravemente indiziato dell’omicidio di Francesco Montalto (cl.1953), Ispettore della Polizia di Stato in quiescenza e dell’occultamento del cadavere.
Tale provvedimento accoglie gli esiti di articolata attività di indagine avviata da questa Squadra Mobile a seguito della denuncia presentata dai familiari del Montalto, scomparso in circostanze misteriose la notte tra il 5 ed il 6 dicembre dello scorso anno.
La svolta delle indagini, coordinate dai magistrati della Procura di Catania, si è avuta il 15 dicembre successivo alla scomparsa, allorquando è stata ritrovata in contrada Rovettazzo, territorio del Comune di Giarre (CT), l’autovettura del Montalto. Gli accertamenti tecnici e biologici esperiti da personale dei Gabinetti Regionali di Polizia Scientifica di Palermo e Catania hanno permesso di rinvenire sul sedile anteriore sinistro tracce biologiche attinenti a diversi profili genetici: la conseguente comparazione ha dimostrato la corrispondenza di uno solo di essi con quello di Montalto. Gli esiti della comparazione del secondo profilo hanno evidenziato l’identità con quello di L.N.M.
L’acquisizione dei tabulati del traffico telefonico relativo all’utenza dello scomparso hanno consentito di accertare, poche ore dopo la scomparsa, che nell’apparecchio cellulare di Montalto era stata inserita una sim card in uso a L.N.M. Nel medesimo apparecchio cellulare sono state inserite anche altre sim card, tutte riconducibili allo stesso cittadino rumeno.
L’esame delle celle di aggancio dell’utenza in uso a L.N.M. (per prima utilizzata sull’apparecchio del Montalto) ha dimostrato che il telefono, subito dopo la sua scomparsa, si trovava in territorio del Comune di Giarre, il luogo in cui – appunto – è stata rinvenuta l’autovettura. Le ricerche eseguite con il concorso di Vigili del Fuoco e di unità cinofile nelle campagne limitrofe al luogo di rinvenimento non hanno consentito di rinvenire il cadavere di Montalto che a tuttora non è stato trovato.
Il fermo è stato convalidato dalla d.ssa D.Monaco Crea, gip del Tribunale di Catania che ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere.
L.N.M. era stato già tratto in arresto dalla Squadra Mobile di Catania, in data 30 gennaio 2010, poiché destinatario di provvedimento di cattura nr. 2509/2008, emesso dal Tribunale di Bacau (Romania) in forza della sentenza di condanna nr. 2258, emessa in data 17.11.2008 dal medesimo Tribunale, alla pena di anni uno e mesi sei di reclusione per il reato di lesioni personali, nonché del mandato di arresto europeo nr. 30 emesso dal Tribunale di Bacau in data 28.07.2009 per il medesimo reato.

 

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