Crisi al Comune. Antonio Nicolò (PdL): «Raffa la sfiducia se l’è guadagnata sul campo»

Reggio Calabria. La città non ha bisogno di ridere ma di essere seriamente governata. La signora Pivetti sarebbe andata bene (forse) per uno spettacolo in riva allo Stretto. La città non ha bisogno di “spettacolari assessori” o di certi spettacoli. La città non ha bisogno di “falsi moralisti saccenti”, ma di gente seria con la quale interloquire. Chi invoca le regole del gioco deve prima conoscerle: tradotto ogni cosa ha i suoi tempi e, la precedenza aspetta sempre ai partiti, almeno in politica. Pertanto, l’orgasmo precoce ed il “prurito” di taluni soggetti mal si concilia con l’interesse supremo della politica seria e di quello della città. Ognuno di noi oltre che rispondere ad un partito risponde responsabilmente “in primis” al cittadino. I gesti compiuti, le consequenzialità di ogni azione, oltre ai suoi tempi, hanno sempre una spiegazione. Dunque calma!
Il tempo, per esempio, ha svelato lo “scellerato progetto” ai danni di una città. Non abbiamo bisogno di “uomini di latta” ma di persone con una storia politica, culturale e umana fatta di coerenza, serietà, disinteresse ed onestà. L’”uomo guinness”, il cui primato è quello di una serie di dimissioni-revoche-dimissioni (da vicepresidente e da portavoce), che ha dimostrato la sua incoerenza politica in tante, “troppe occasioni”, abituato alla “lotta senza quartiere” (altro che città) per chi sa quale fine, poverino parla perché (così dice) “costretto” e mal celando un sottile piacere per quanto sta succedendo. Le dimissioni sono una cosa seria ed (una volta prese) non si ritorna indietro se le motivazioni erano valide! Un silenzio, a volte, è più eloquente di ogni parola. Ma questo è un fatto di saggezza. Ed invece il “portavoce” che fa? Parla. E, secondo una “logica perversa”, mette in atto un tentativo maldestro per “istigare” ancora una volta alla guerra ergendosi, contestualmente, ad “uomo di pace” (sic!): lo stile è sempre quello di “saltare di pala in frasca” insozzando tutto e tutti. Che miseria! Il ruolo di “primo della classe” gli si adatta male e si avventura in “suggerimenti inopportuni”: siamo e saremo sempre responsabili di ciò che facciamo e diciamo, senza secondi fini.
Casca male: dovrebbe sapere che il sottoscritto, destinatario insieme al Presidente del Consiglio, del suo “pseudomoralismo” il cervello lo usa, e lo ha sempre usato, per ragionare. Inoltre, il sottoscritto della coerenza ne ha fatto uno “stile di vita” e della libertà una bandiera. Dunque stia pur sereno, non si agiti, ne vedrà le conseguenze. Continui pure, se vuole proferire parola, ma lo faccia solo con gli “opportunisti del momento” o con gli “allocchi”. Non con chi la conosce sin troppo bene. E poi, il Sindaco ff nominato e non eletto dal popolo si è, ormai, sfiduciato da solo!
Mi chiedo: non accettando mai un confronto, con chi dovrebbe sostenerlo, come pretende di chiederne la fiducia? Al momento una pesante “sfiducia morale” se l’è guadagnata sul campo. Devo prendere atto che, purtroppo, andiamo di male in peggio: altri si sono iscritti alla lapidazione pur essendo pieni di peccati! Viviamo in tempi cupi, in cui i generali dovrebbero stare davanti alla truppa offrendo il petto al fuoco delle polemiche (una bella immagine) ed invece fanno il contrario: i “manovratori” stanno alle spalle mandando gli sciocchi allo sbaraglio. Ed il riferimento è alla “famosa cricca” se qualcuno non lo avesse capito! Nonostante ciò i fatti non si possono nascondere: Raffa è stato sfiduciato, dalla maggioranza di Giunta e consiglio, con un documento, che oggi giudico “leggero”. Egli continua a perseverare nella sua “folle corsa” e manifesta uno “squallido progetto”, con altrettanti squallidi quanto insignificanti personaggi. Per i traditori, in tempo di guerra c’era la fucilazione altro che la sfiducia! E Raffa ha tradito la fiducia di noi tutti e della sua Città: alla luce di quanto emerso, per Reggio non solo lavora male, addirittura lavora contro! Verrebbe da chiedersi: cui prodest! A chi serve? Ricordo ai consiglieri che lamentano di non essere stati convocati ad una “riunione di maggioranza”, che forse non hanno ben compreso (o hanno fatto finta di non comprendere) che la riunione in questione era una “riunione di dissenso” e, di conseguenza, si sono auto-esclusi in quanto sono parte integrante della “cricca”: lo hanno dimostrato. A parte ogni cosa l’errore è stato quello, a mio avviso, di aver dato in mano un “bazooka” ad un folle mascherato da gentiluomo: i fatti lo dimostrano chiaramente. Ma Raffa pensa veramente di voler demolire ciò che in otto anni si è costruito ? E lo vuole fare con Pivetti e company? Taccio.

Antonio Nicolò (In atto Consigliere Comunale)

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