Shanghai: cinesi scoprono le meraviglie di Sicilia con il “Qr code”

Palermo. I tesori dell’arte e della natura della Sicilia sono stati svelati alle migliaia di visitatori dello stand italiano all’Expo di Shanghai, grazie al cosiddetto ‘Qr code’. La Sicilia è l’unica, tra le regioni italiane presenti alla rassegna universale in corso di svolgimento in Cina, a utilizzare questa innovativa tecnologia. Attraverso un codice ottico, apposto nelle teche con i reperti siciliani, infatti, ci si può collegare, da un semplice telefonino, al sito dell’assessorato dei Beni culturali, nel quale sono consultabili, in tre lingue (italiano, inglese e cinese), le schede dei tesori presenti.
I visitatori hanno, quindi, potuto scoprire tutti i segreti degli argenti di Morgantina e della phiale di Caltavuturo, ma anche di tutte le altre bellezze, descritte e illustrate nel sito dell’assessorato, che ovviamente non e’ stato possibile portare in Cina.
“Abbiamo potuto riscontrare – ha detto l’assessore per i Beni culturali e l’Identità siciliana, Gaetano Armao – il gradimento dei visitatori cinesi per la possibilità di usare il ‘Qr code’ per conoscere la Sicilia e parte della sua storia. Essere l’unica Regione ad avere utilizzato questa nuova tecnologia, che tra l’altro ci ha consentito di abbattere i costi della nostra presenza all’Expo, può rivelarsi una scelta vincente.La rassegna di Shanghai, infatti, può essere una grande opportunità per sviluppare relazioni turistiche ed economiche con lo sterminato mercato di quel Paese”.

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