Tropea (Vibo Valentia). Avevano pensato a tutto, annuncio sul giornale, bacheca in internet, numero telefonico sempre attivo, casa in pieno centro a Tropea, insomma tutto il necessario per mettere su una casa di appuntamenti in piena regola e pronta per accogliere turisti e cittadini della zona desiderosi di uno svago. Ad avere la geniale intuizione è stata Diana Lopes, cittadina brasiliana 35enne da tempo residente a Piacenza che, per offrire qualcosa di veramente alternativo ai propri clienti, si era messa in società con un trans, anche lui sudamericano. Insomma un’offerta completa quella che offriva la casa luci rosse approntata nella Perla del Tirreno. Una fiorente attività che però non è sfuggita agli uomini della Stazione Carabinieri di Vibo Marina che, con pazienza, hanno monitorato il via vai di clienti che da giorni affollava l’appartamento. Tra loro spiccavano imprenditori, operai e dipendenti di varie società di tutta la provincia. Una clientela eterogenea ed in cerca di trasgressione che è stata pazientemente censita dagli uomini della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia che ieri, all’ingresso dell’ennesimo cliente, hanno fatto irruzione nella casa cogliendo la donna ed il trans in flagrante e dichiarando in arresto la Lopes con l’accusa di agevolazione della prostituzione. Dopo gli atti di rito, la brasiliana è stata tradotta nel carcere femminile di Reggio Calabria in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria. La lotta alla prostituzione continua quindi anche nel periodo estivo ed i militari dell’Arma non mollano la presa, monitorando costantemente l’intero territorio costiero, vero e proprio richiamo per numerosi sfruttatori del “mestiere più antico del mondo” che, in questo periodo dell’anno, possono sperare in affari d’oro grazie all’afflusso di turisti da tutta Europa.