Reggio Calabria. L’accettazione della trattativa sulla crisi al comune da parte del sindaco Raffa, ovviamente, darà seguito anche alle reazioni delle forze politiche di opposizione. E com’era naturale da aspettarsi, è giunto un primo commento da parte di Omar Minniti (Prc-Fds), che pubblichiamo integralmente, con l’avvertenza ai lettori, per dovere di cronaca, che il comunicato di Minniti è giunto quando lo stesso Minniti non poteva ancora sapere delle ulteriori dichiarazioni del sindaco Raffa, il quale ha precisato a Newz.it che al tavolo della trattativa coi partiti, che dovrà comporre la lista della giunta, azzerata, il sindaco facente funzioni “riproporrà” i nomi dei tre assessori esterni da lui nominati. Il comunicato di Minniti, quindi, per una corretta valutazione, va retrodatato a queste ultime novità.
Di seguito il comunicato di Omar Minniti:
L’avventura del sindaco f.f. di Reggio Calabria si conclude, almeno per ora, all’insegna del vecchio detto: “avanzata inglese e ritirata spagnola”. Dopo aver paventato lo strappo col governatore regionale Scopelliti e denunciato con frasi enigmatiche il modello di “città di plastica” plasmato dallo scopellitismo, Raffa torna sui sui passi con la coda tra le gambe e si adegua agli ordini di scuderia. Azzererà la giunta-burletta varata dopo il ritiro delle dimissioni e accetterà le nomine imposte dal Pdl. Addio, quindi, anche all’ex vandeana leghista e poi soubrette metallara Irene Pivetti, che non potrà cambiare i connotati di Reggio come ha fatto con gli ospiti di “Bisturi”: forse questa è l’unica nota positiva della vicenda.
Non ci è dato sapere cosa abbia indotto il sindaco facente funzione a compiere il dietrofront, fatto sta che gli argomenti messi in campo dagli emissari del Pdl nazionale e regionale nell’ultima, decisiva, trattativa si sono rivelati “convincenti” al punto tale da indurre Raffa a rimangiarsi tutte le dichiarazioni fatte nelle ultime cinque settimane. La cosa non ci stupisce affatto, perché non abbiamo mai creduto nell’alterità di Raffa rispetto al blocco di potere che domina Reggio da otto anni; blocco di potere di cui, da numero due e “yes man” di Scopelliti, è stato tra le figure di spicco che ha condiviso e applicato le misure più deleterie e socialmente insostenibili. Forse ci saranno rimasti solo quegli esponenti creduloni del centrosinistra, soprattutto del Pd, che in questi giorni si erano spellati le mani per plaudire al “coraggio” e l’ “autonomia” di questo condottiero “senza macchia e paura”, a cui proponevano larghe intese e inviti a non mollare, magari serbando in cuore di risolvere tramite Raffa l’annoso pensiero di trovare un candidato a sindaco non inviso ai moderati. Dovranno rimettersi alla ricerca o sperare in una nuova crisi del centrodestra.
Da parte loro, il Prc e la Federazione della Sinistra – assieme agli altri soggetti politici disponibili – continueranno sulla strada dell’opposizione intransigente, della denuncia dei danni dello scopellitismo e della costruzione di un’alternativa dal basso al malgoverno da questo incarnato. Un’alternativa che riporti al centro delle priorità i bisogni dei reggini più deboli e delle periferie e la lotta per la trasparenza e la questione morale. Un’alternativa che già sta prendendo forma con la candidatura a sindaco di Massimo Canale.
Omar Minniti
consigliere provinciale