Crisi al Comune. Foti precisa le dichiarazioni di Gasparri: «A Raffa un numero minimo di assessori»

di Fabio Papalia
Reggio Calabria. Ancora un colpo di scena nella vicenda della crisi al Comune. Dopo il resoconto fornito dal presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri, dell’incontro avuto in giornata a Roma dallo stesso Gasparri con Silvio Berlusconi e Nino Foti circa le sorti del consiglio comunale reggino, a tarda notte è giunta una precisazione da parte dello stesso deputato Nino Foti (coordinatore provinciale del Pdl). Nella vicenda è entrata prepotentemente la matematica dei freddi numeri: 13 posti da assessori per 16 candidati. Che sono i 10 assessori Pdl revocati da Raffa, e dei quali il Pdl reclama il reintegro; i 3 assessori non revocati da Raffa, ossia Rocco La Scala, Demetrio Porcino e Dominique Suraci, rispettivamente in quota repubblicani, Udc e “Noi Sud”, più i 3 nuovi assessori esterni nominati da Raffa, ossia Capua, Porcino e Irene Pivetti. Le posizioni in campo vedono da un lato il Pdl fermo nella richiesta di riottenere il reintegro dei 10 assessori, il sindaco Raffa che pretende in giunta i suoi 3 assessori, e alla quadratura del cerchio mancano 3 assessori evidentemente da sacrificare sull’altare della sopravvivenza dell’esperienza di governo scongiurando le dimissioni di massa dei consiglieri comunali. Ci eravamo lasciati con le parole di Gasparri, che spiegava che Berlusconi vuole una soluzione “condivisa” da Raffa e dal Pdl locale, e che in ogni caso ogni sua mossa in merito dovrà essere “concordata” con gli organismi locali del Pdl.  Nella notte, Foti precisa. O meglio conferma e aggiunge, che la soluzione condivisa dovrà tenere conto della necessità di Raffa di poter disporre di «un numero minimo di assessori che godano della sua piena fiducia da lui nominati». Insomma, se dalle parole di Gasparri sembrava vittoriosa la linea del Pdl, dalle precisazioni di Foti pare proprio che Berlusconi abbia segnato un pareggio.

Restano le incognite: qual è il numero minimo? Quali assessori, in quota a quali partiti, saranno sacrificati per far spazio all’autonomia di nomina del sindaco facente funzioni. Questo non lo spiegano né Gasparri né Foti, né è prevedibile un comunicato di Berlusconi in merito. Toccherà comunque aspettare questa benedetta riunione interpartitica che sancirà la soluzione condivisa. Sicuramente condivisa da Raffa e dal Pdl, ma anche dai partiti della coalizione? Il Partito Repubblicano conta pochi consiglieri comunali ma una importante rappresentanza in consiglio regionale, e non solo. Il partito dell’Edera è il più antico partito italiano, quindi con rappresentanza nazionale. Il suo segretario nazionale, poi, è il reggino Francesco Nucara, stimato da Berlusconi. Un suo passo indietro è scarsamente ipotizzabile. A meno che il sacrificio non fosse ricompensato da una candidatura, magari  dello stesso Nucara, alla poltrona più alta di palazzo san Giorgio. L’Udc non conta attualmente di consiglieri comunali, però l’alleanza è strategica specialmente in vista del prossimo turno di amministrative in Calabria. “Noi Sud” non ha invece una rappresentanza nazionale. Il suo assessore, Dominique Suraci, era stato eletto in seno alla lista civica “Alleanza per Scopelliti”, cui teoricamente spetterebbe il posto, e poi è passato alla nuova formazione politica locale.  Dei tre, quest’ultimo è il posto forse meno difendibile all’interno dell’interpartitica. Ma qual’è il numero “minimo”? Uno è il numero naturale dopo lo zero e prima del due, e in matematica è anche definito un “numero felice”. Un assessore esterno, magari per galanteria solo Irene Pivetti, potrebbe salvare capra e cavoli, e accontentare tutti.

Il documento integrale diffuso dalla segreteria particolare dell’on. Nino Foti:
Come giustamente dichiarato dal Presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, il presidente Berlusconi in mia presenza “ha spiegato molto bene ed in modo netto ad entrambi il giusto comportamento che il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, è opportuno che tenga da qui in avanti”.
A dichiararlo è l’on. Nino Foti deputato e componente direzione nazionale Pdl presente all’incontro romano di Palazzo Grazioli.
“Il Presidente Berlusconi effettivamente – aggiunge l’on. Nino Foti – ritiene auspicabile che si trovi in breve tempo una soluzione condivisa con il partito a livello locale”.
Tale soluzione però – fa notare l’on. Nino Foti – cosi come ribadito dallo stesso presidente Berlusconi al Sen. Gasparri dovrà tenere altresì conto della naturale autonomia del Sindaco Raffa che nel suo ruolo deve poter disporre di un numero minimo di assessori che godano della sua piena fiducia da lui nominati a far parte della Giunta”.
Ritengo – conclude l’on. Nino Foti – che con la stessa onestà intellettuale che ho usato nei suoi confronti anche il sen. Gasparri, che gode della mia stima, non avrà difficoltà ad ammettere questo ultimo aspetto per come evidenziatogli nell’incontro dal Presidente Berlusconi in persona in mia presenza”.

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