Palermo. Una piantagione di circa centocinquanta piante di canapa sativa occultata tra la fitta vegetazione e alberi di vario genere in un agro adiacente via Agnetta, piante coltivate in maniera ordinata: è stata questa la scoperta dei Carabinieri della Compagnia di Piazza Verdi quando hanno fatto irruzione nella radura a pochi chilometri da Palermo. Già da qualche settimana i militari della Compagnia di Piazza Verdi avevano posto sotto la lente d’ingrandimento quella zona attraverso un monitoraggio dall’alto. Infatti la scoperta è stata possibile grazie all’ausilio di un elicottero del 9° Elinucleo di Palermo, che attraverso numerosi voli di ricognizione, ha permesso di individuare l’illecita piantagione. Il terreno su cui la coltivazione era innestata era difficilmente raggiungibile sia a piedi che con altri veicoli, sia per la morfologia che per l’ubicazione, immersa tra varie proprietà private il cui accesso è consentito solo attraverso sentieri privati. A finire in manette è stato Giovanni Vitale, 52enne palermitano, con l’accusa di coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente; l’uomo è stato “sorpreso” dal servizio aereo mentre irrigava le piante. La coltivazione è stata successivamente sottoposta a campionatura dai militari del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo al fine di individuare la quantità di principio attivo presente nelle foglie. Dopo il prelievo di alcune piante per gli accertamenti, i militari su disposizione della magistratura hanno proceduto all’immediata distruzione delle piante rinvenute, arbusti che in alcuni casi raggiungono anche l’altezza di 2 metri. Contestualmente, i Carabinieri hanno rinvenuto un’altra piantagione in zona Ciaculli, di circa 200 piante, ma sono tutt’ora in corso le indagini per risalire al responsabile della coltivazione. L’attività di coltivazione di cannabis indica, sta diventando un fenomeno sempre più diffuso, questo grazie al territorio, caratterizzato da un clima particolarmente umido e caldo, che si presta a tale tipo di piantagioni.
L’operazione s’inquadra nell’articolatala campagna di prevenzione e repressione, nel settore del traffico di sostanze stupefacenti, condotta dal Comando Provinciale Carabinieri di Palermo comandato dal Colonnello Teo Luzi. Obiettivo del Comando Provinciale di Palermo è tutelare i più giovani e le indifese fasce d’età dalle fattispecie di reato che ne costituiscono una costante minaccia. In tal senso l’attività repressiva nel settore degli stupefacenti non si limita ai servizi finalizzati a contrastare il fenomeno dello spaccio, ma va oltre fino a puntare dritto contro produttori e trafficanti delle sostanze psicotrope. Oltre alle condotte per spaccio, colpite con gli innumerevoli arresti effettuati dai Carabinieri, oggetto di attenzione da parte dell’Arma è anche la coltivazione, sia all’ingrosso, basti pensare alle immense piantagioni scoperte e sequestrate negli anni scorsi, ma anche indoor o “casalinghe”. Le piantagioni di “oro verde” sono ormai organizzate in modo sempre più “professionale”, l’utilizzo di prodotti specifici per concimare e assicurare una crescita rigogliosa, sempre nascoste da sguardi indiscreti occultati in terreni demaniali a prima vista abbandonati e con fitta vegetazione. Questo è il periodo dell’anno in cui le piante, da cui si ricavano cannabis e marijuana, raggiungono la crescita maggiore. I controlli continueranno in maniera serrata e rigorosa per tutta la stagione estiva, al fine di contrastare sia i coltivatori “domestici” sia le estese piantagioni, reati di primaria importanza per gli obiettivi prefissati dal Comando Provinciale Carabinieri di Palermo.
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