Reggio Calabria. Catona Teatro di patron Lillo Chilà chiude alla grande una stagione esaltante, nel 25° anniversario, con le due serate di Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana, che già ieri sera ha regalato al pubblico reggino dell’Arena Neri uno spettacolo indimenticabile e che promette altrettanto per la serata di stasera, entrambe hanno registrato il “tutto esaurito” già da diverse settimane. Tre ore e mezza di show, ripercorrendo la storia della musica napoletana, con un Renzo Arbore ancora in grandissima forma nonostante l’età anagrafica. Dalle prime note dell’orchestra, con il volume del microfono di Arbore e della sua chitarra sovrastato dall’orgia di suoni, l’impressione è che il Renzo nazionale sia un anziano nocchiero portato comodamente in crociera dalla truppa ormai affiatata. Niente di più sbagliato. Giusto un paio canzoni e Arbore si mette prepotentemente al timone, conducendo con mano ferma fino all’ultima nota l’Orchestra e il pubblico attraverso un viaggio musicale che pesca a piene mani nel repertorio che tutti, anziani e giovani, conoscono a memoria.
Con lui sul palcoscenico i consueti compagni di sempre: Barbara Buonaiuto, voce solista e cori – Gianni Conte, voce solista e cori – Gennaro Petrone, mandolino e voce – Salvatore Esposito, mandolino – Nunzio Reina, mandolino e cori – Michele Montefusco, chitarra classica e acustica e cori – Paolo Termini, chitarra classica e acustica e cori – Nicola Di Staso, chitarra elettrica e acustica e cori – Mariano Caiano, chitarra classica e acustica, voce solista e cori – Claudio Catalli, fisarmonica, tastiere e cori – Massimo Volpe, tastiere e cori – Massimo Cecchetti, basso e cori – Gegè Telesforo, percussioni, voce solista e cori – Peppe Sannino, percussioni e cori – Roberto Ciscognetti, batteria.
I brani presentati sono stati numerosi, in scaletta c’erano anche: “Era de maggio”, “Luna Rossa” “Malafemmena”, “Dicitincello vuje”, “Reginella”, “Comme facette mam¬meta”, “Aummo… aummo”, “‘O Sarracino”, “Chella llà”, “Pecchè nun ce ne jammo in America?”, “Tanto pe’ cantà”, “Smorza ‘e llights”, “‘O mamma o mamma, non ho voglia di studiare”, fino ai più fortunati motivetti delle sue fortunatissime serie tv: “Ma la notte no”, “Vengo dopo il tiggì”, “Sì la vita è tutta un quiz”, “Materasso”.
Fabio Papalia