Fabio Papalia
Reggio Calabria. Proseguono anche oggi, dopo l’interruzione in malo modo di ieri, le trattative tra il sindaco facente funzioni Giuseppe Raffa e i partiti della coalizione per ricomporre la crisi comunale. Ancora nulla di definitivo, ma intanto una prima certezza arriva in negativo, non si può aumentare la giunta a 14 assessori. L’idea era ventilata ieri in tarda serata, aggiungere una sedia in giunta avrebbe aiutato i partiti a sistemare i vari tasselli. Su 13 posti disponibili, 10 erano occupati dal Pdl, che alla vigilia dell’interpartitica li rivendicava tutti e 10, 3 posti occupati dai 3 partiti “minori” della coalizione, Udc, Partito Repubblicano e “Noi Sud”, e 3 erano gli assessori che il sindaco Raffa avrebbe voluto nominare.
Si era pensato quindi di aumentare il numero di assessori a 14, e con un piccolo sacrificio di Pdl e Raffa, che si sarebbero accontentati rispettivamente di 9 e 2 posti, ci sarebbe stato posto anche per i tre assessori frutto delle altre forze della coalizione. Lo stesso Raffa aveva chiesto al segretario comunale di verificare la fattibilità, in termini di legge, di tale ipotesi. Senonché l’interpretazione dell’art. 47 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali ha definitivamente bocciato questa ipotesi. L’idea era di arrotondare per eccesso, anziché per difetto, il resto della formula con cui si decide il numero degli assessori. Il numero, infatti, non deve essere superiore a un terzo, arrotondato aritmeticamente, del numero dei consiglieri, computando a tale fine il sindaco, e comunque non superiore a 16 unità. Ed ecco che il Comune si riscopre ancora una volta “orfano” di Giuseppe Scopelliti. Con il sindaco “più amato”, infatti, la formula sarebbe stata 40 consiglieri + 1 sindaco / 3. 41/3= 13,6666667. In quel caso, si sarebbe potuto “stirare” il numero di assessori fino a 14. E invece, con l'”assunzione” di Scopelliti a più alto incarico politico, il numero si è ridotto a 40, che diviso 3 fa 13,3 periodico. E quel 3 periodico, “arrotondato aritmeticamente” come impone la legge, sempre 13 rimane.
La trattativa, quindi, si è incanalata verso altri numeri, quelli degli assessori da sottrarre per far spazio ai nuovi. Dopo le dichiarazioni “roboanti” che non si sarebbe ceduto nemmeno un assessore, pare che il coordinatore cittadino del Pdl Luigi Tuccio, con una assunzione di responsabilità, stia valutando l’ipotesi di ottenerne indietro solo 8. Due quindi potrebbero essere gli assessori nominati da Raffa. Fatti salvi gli altri 3 dei partiti minori. I conti quadrano, e per le ore 17 è indetta una nuova riunione a palazzo di città. Senonché le trattative continuano febbrili anche adesso. A complicare ulteriormente il quadro ci sarebbe, secondo indiscrezioni che lo staff del sindaco smentisce, l’ultima richiesta di Raffa, che in un estremo tentativo di difendere una certa autonomia in giunta, stando alle voci di corridoio che ripetiamo non sono ufficiali ma circolano insistentemente, avrebbe chiesto addirittura di diminuire a 10 gli assessori. Cinque al Pdl, 2 al sindaco e 3 ai partiti minori. In giunta, in tal modo, poiché vale anche il voto del sindaco, il Pdl non potrebbe contare su una maggioranza schiacciante, e anzi potrebbe andare teoricamente sotto. In ogni modo quel che è certo è che se la situazione dovesse precipitare, i ventuno consiglieri del Pdl sono già in attesa, tutti con la penna in mano, nella sede del coordinamento del Popolo della Libertà, pronti a recarsi in Comune e firmare le dimissioni.
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