Palermo. Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, insieme all’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale, Mario Centorrino, ha incontrato questa mattina, nella sede del Centro servizi amministrativi (l’ex Provveditorato agli studi) di Palermo, i lavoratori precari che da giorni protestano davanti alla sede del Csa, in via Praga, contro i tagli agli organici della scuola, decisi dal governo nazionale e che, nell’isola dovrebbero riguardare circa 21 mila insegnanti in tre anni. “E’ uno scempio insopportabile per la Sicilia – ha detto Lombardo, al termine della riunione -. Chiederemo formalmente, come giunta regionale, che il governo torni sull’argomento e che se ne occupi il consiglio dei ministri, per rivedere questa scelta. Sappiamo che in Lombardia è stato autorizzato il tempo pieno, che significa poter tenere aperte le scuole anche nel pomeriggio e anche tanti posti di lavoro in più, mentre da noi no. E’ una disparità evidente da rimuovere. Faremo conteggi precisi sul possibile recupero di forza lavoro docente e amministrativo. Il nostro interlocutore e’ il governo nazionale. Ci metteremo in contatto con il ministro Gelmini. Domani, l’assessore Centorrino parteciperà alla riunione in prefettura con il sottosegretario alla Pubblica istruzione e gli rappresenterà queste posizioni”. La protesta in via Praga continua. Per l’assessore Centorrino, comunque, “il colloquio di stamattina e’ stato franco e abbiamo prospettato le ipotesi di intervento della Regione. C’è l’impegno a portare la questione all’attenzione del consiglio dei ministri. Certo, la protesta e’ contro il governo nazionale, non contro la Regione, che, in ogni caso, deve cercare di utilizzare tutte le risorse a sua disposizione per supplire a questi tagli”.
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