Reggio Calabria. È stato usato esplosivo ad alto potenziale. Al momento questa è l’unica certezza degli investigatori della Squadra Mobile, supportati dal sopralluogo e dai rilievi dell’artificiere antisabotatore del XII Reparto Mobile. Nulla di più si sa, però, sull’esatta composizione dell’ordigno. Né quale sia stato esattamente il materiale utilizzato, né come fosse stata confezionata la bomba. Gli effetti dell’esplosione sono stati notevoli. Divelto il portone d’ingresso, spezzato lo zoccolo in marmo, danneggiato l’androne, perfino l’ascensore è stato messo fuori uso. Sul luogo sono stati repertati alcuni frammenti, ma al momento, in attesa delle analisi di laboratorio, non si può azzardare alcuna ipotesi. Nemmeno la miccia sarebbe stata rinvenuta, forse perché è stata utilizzata una particolare miccia, per artifizi pirotecnici, che se correttamente innescata brucia completamente senza lasciare traccia, ma non è neanche detto che per l’innesco sia stata utilizzata una miccia. La certezza, ad ogni modo, è che di qualunque tipo fosse l’esplosivo usato, è ad alto potenziale. Insomma, non è opera di sprovveduti o improvvisati bombaroli.
Fabio Papalia