In relazione al documento dei componenti ex forzisti del Coordinamento Grande Città Metropolitana del PDL, vorrei intervenire in prima persona sulla polemica, perchè di polemica si tratta, che è diventata stucchevole davanti al grave e drammatico attentato cui è stato fatto segno questa notte il PG Dott. Salvatore Di Landro, cui va la mia personale solidarietà e che sarà espressa con la partecipazione al sit-in di stasera. Mi trovo mio malgrado a dover smentire una smentita, in quanto è vero che ho dato il mio consenso al promotore e firmatario del documento inviato al Coordinatore Tuccio, cui mi lega antica e fraterna amicizia, affinché ci fosse anche il mio nome, ma è anche vero che lo stesso doveva rimanere ad uso interno , in quanto ritengo che le questioni interne vadano risolte all’interno del partito.Ciò non è avvenuto. Confermo il contenuto del documento in ogni sua parte, ed in particolare il passaggio sulla visibilità in Giunta comunale della componente ex Forza Italia. La condivisione di un documento o di un’idea propositiva è sempre un momento di crescita e non di scontro, come si sta intendendo; è il voler cercare una sintesi in cui non escano ne vinti ne vincitori ed in cui l’unico vero vincitore deve essere la nostra amata Città. Così facendo, con il muro contro muro, abbiamo ottenuto di dare fiato a chi da quattro mesi era sparito, scomparso dopo la cocente sconfitta delle regionali. Con una maggiore democrazia interna, con un ruolo centrale dei partiti, purtroppo oggi sostituito dall’eletto, tutto si sarebbe potuto evitare, mediando le varie esigenze. E’ vero che deve continuare l’esperienza della Giunta Scopelliti, ma è anche vero che non si può sfiduciare un Sindaco, persona capace ed onesta, con un comunicato stampa. In altri tempi si sarebbe discusso il problema nella sede dei partiti e si sarebbe trovata la soluzione politica al problema. Io penso che la cosa sia stata sottovalutata a monte, non considerando le ripercussioni politiche negative del gesto. Il mio invito, come componente del Coordinamento Grande Città Metropolitana del PDL, è di stemperare i toni, facendo che questi non siano ultimativi, e cercando un accordo che sia il migliore per il proseguimento di un’esperienza amministrativa, espressa come il modello Reggio nella continuità di Scopelliti, che ridia forza e vigore all’attività amministrativa, per proiettarci positivamente alle prossime elezioni amministrative.
Dott. Bruno Amaddeo
Componente Coordinamento Grande Città Metropolitana del PDL