Cinquefrondi (Reggio Calabria). Ennesimo successo degli uomini della Compagnia Di Taurianova, nella lotta al traffico di stupefacenti. Un arresto ed un sequestro di circa 50 chili di marijuana, questo il risultato di una importante operazione compiuta nella scorsa notte dai carabinieri, diretti dal capitano Raffaele Rivola e dal maresciallo capo Massimo Miozzo, comandante della Stazione di Cinquefrondi.
Nella notte una pattuglia della stazione Crabinieri di Cinquefrondi intercetta un’autovettura condotta da un giovane cinquefrondese appena diciannovenne, M.F. che, alla vista della vettura di servizio, tenta di dileguarsi per le vie del centro storico di Cinquefrondi nel tentativo di seminare la pattuglia. Il tentativo non gli riesce e i militari dopo un breve inseguimento lo raggiungono.
Da subito il giovane appare molto agitato e avvicinandosi alla sua auto i carabinieri ne comprendono il motivo: dall’abitacolo proviene un forte odore di canapa indiana, della quale si notano piccoli rimasugli sui sedili posteriori e sul baule dell’auto.
Il giovane viene condotto immediatamente in caserma per gli accertamenti del caso. Si attiva quindi una serrata attività investigativa che permette di risalire al luogo in cui era stato collocato il materiale precedentemente trasportato dal ragazzo. Qui i militari infatti mettono le mani su una ventina di mazzi di canapa indiana del peso medio di kg. 2 cadauno, già opportunamente suddivisa dal giovane coltivatore e pronta per l’essiccazione.
Gli accertamenti non si interrompono e nella mattinata viene scoperta anche l’origine del materiale sequestrato: una vasta piantagione composta di grosse piante di marijuana, coltivate all’interno di un fondo agricolo da anni abbandonato e perimetrato da un alto muro di cemento il quale permetteva al giovane “coltivatore diretto” di dedicarsi indisturbato alle sue “piantine” che avevano raggiunto altezze superiori ai due metri, circostanza per la quale il contadino “in erba” era costretto a piegare in orizzontale le stesse per non farle scorgere dal muro, atteso che il fondo agricolo si trovava a poca distanza dal centro abitato di Polistena.
Il giovane è stato quindi tratto in arresto per coltivazione di sostanza stupefacente e condotto nella mattinata presso il carcere di Palmi, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il sequestro dell’ingente quantitativo di droga, che sul mercato poteva essere venduta con un ricavo finale di centinaia di migliaia di euro, ha senz’altro procurato un duro colpo a chi aveva avviato la fiorente attività di coltivazione e distribuzione. Sono in corso ulteriori indagini per individuare eventuali altri complici.
Intanto continua l’incessante e fruttuosa attività di contrasto ai fenomeni legati alla produzione e spaccio di sostanza stupefacente lanciata dal capitano Rivola nei comuni della Piana.
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