Caccamo (Palermo). Nell’ambito di mirati controlli espletati a livello provinciale a contrasto dello spaccio e del traffico di sostanze stupefacenti, i finanzieri della Compagnia di Termini Imerese, in data 25 agosto scorso, hanno sequestrato a Caccamo, in contrada Ginestra, in aperta campagna, centoventi semi di cannabis e segnalato alla Prefettura di Palermo un giovane incensurato.
A seguito di attività di appostamento e pedinamento nei confronti del segnalato, sospettato di coltivare per lo spaccio quantità imprecisate di sostanze stupefacente, i militari operanti pervenivano all’individuazione di una abitazione rurale all’interno della quale erano occultati i semi di cannabis assieme a qualche piccola dose di hashish e marijuana.
Senza abbandonare un solo istante l’obiettivo, i finanzieri della Compagnia, coordinati dal Maggiore Antonio Squillacioti, decidevano di passare all’azione effettuando una perquisizione d’iniziativa nella casa, risultata essere di proprietà della famiglia del giovane, al momento in attesa di occupazione.
Nel corso delle attività di polizia giudiziaria, i Finanzieri rinvenivano in un barattolo di gel, abilmente occultato in un vecchio frigorifero, 120 semi di cannabis, alcune cartine da fumo e modeste quantità (due grammi circa) di altre sostanze stupefacenti cosiddette “leggere”.
Considerate le modalità della conservazione dei semi, non è da escludere l’ipotesi che gli stessi fossero detenuti per il successivo impianto.
Il soggetto, identificato in S.A., di ventinove anni, di professione muratore, attualmente senza lavoro, è stato segnalato alla Prefettura di Palermo per detenzione di sostanze stupefacenti nonché alla Procura della Repubblica di Termini Imerese che dovrà convalidare la perquisizione effettuata all’interno dell’abitazione.
Le indagini sono ancora in fase di esecuzione per risalire alle fonti di approvvigionamento delle sementi e per identificare eventuali altri responsabili e/o i potenziali acquirenti dell’insospettabile “muratore” – a suo dire – con “l’hobby della campagna”.