Catanzaro. Il presidente della commissione lavori pubblici, Antonio Gigliotti, è intervenuto, con una nota, sulla situazione politica al Comune. “L’estate è ormai finita, ma per il commissario regionale del Partito Democratico le ferie proseguono. Continuando nella tradizione che fu già dell’on. Marco Minniti – che da sottosegretario prima e deputato poi non trovava mai il tempo di occuparsi dello stato del partito in Calabria, tanto da portarlo allo sfascio – il sen. Musi interpreta il suo ruolo più o meno nella stessa maniera. Al Comune di Catanzaro, dopo molti mesi di tira e molla, il sindaco Olivo si è deciso a modificare la Giunta, con l’innesto dell’on. Soriero e con il cambio di alcune deleghe. C’è anche la novità di un portavoce del sindaco che dovrà curare l’immagine del primo cittadino. Ma non è questo il problema. La legge affida al sindaco pieni poteri per tutto ciò che riguarda la struttura dell’Esecutivo. La questione che voglio porre è un’altra: cosa pensa il Partito Democratico della situazione politica al Comune di Catanzaro? Vorremmo conoscere il pensiero del sen. Musi, del segretario provinciale e di quello cittadino sull’evolversi della cosiddetta “verifica”, sulla tenuta della maggioranza e soprattutto sulle cose da fare da qui alla fine della legislatura. Io penso che il sen. Musi, se veramente intende dare un contributo al rilancio di un PD bastonato sonoramente alle ultime elezioni regionali, debba sistemarsi in pianta stabile a Catanzaro, dove dovrebbe anche aprire la sede regionale del partito, così come è avvenuto in tutti gli altri Capoluoghi italiani. Il commissario dovrebbe confrontarsi con i consiglieri comunali, con le forze sane e vive della società catanzarese, costruire le condizioni perché il centrosinistra unito possa giocarsi la sua partita alle prossime elezioni comunali. Oggi questa sembra una partita già chiusa a favore del centrodestra che ha perfino annunciato il suo candidato. Il PD invece naviga a vista e non si capisce se ci saranno le primarie di partito o di coalizione, se il sindaco Olivo sarà riproposto o dirottato a Roma, se gli equilibri realizzati nella giunta sono funzionali a future investiture. Niente di niente. Noi consiglieri comunali del PD abbiamo trascorso l’estate leggendo il libro di Sharo Gambino, cortesemente offertoci dal sindaco Olivo a fine luglio. Avremmo voluto, per la verità, anche essere maggiormente coinvolti nelle scelte. Ora si tratta di capire come andare avanti. A Catanzaro, forse più che altrove, il PD non è autosufficiente e deve ricercare alleanze vaste, che vadano dalla sinistra (Rifondazione, IDV, Vendola) al centro moderato. La partita, come dimostra la vittoria di Giannetto Speranza a Lamezia Terme, può ancora riaprirsi. Occorre che il sindaco sciolga al più presto le sue riserve sulla ricandidatura e lavorare sodo in questi mesi per rispettare un mini-programma di fine legislature su cui i cittadini possano confrontarsi”.
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