Scilla. Da domani fino al 20 settembre sul costone roccioso sovrastante la banchina “Ruffo di Calabria” del porto di Scilla saranno eseguiti lavori di ispezione, pulizia superficiale ed eventuale disgaggio leggero. Gli interventi, affidati dalla Provincia di Reggio Calabria all’impresa Geobrugg Italia s.r.l., sono finalizzati alla realizzazione di una perizia definitiva sulla rupe, per stabilire se c’è un effettivo e consistente pericolo di caduta massi dalla stessa. Se ciò dovesse essere riscontrato, è ovvio che saranno necessari dei lavori di messa in sicurezza del costone. Per porre fine, dunque, ai divieti imposti nella banchina portuale dalla Capitaneria di Porto, che anche in questa stagione estiva ha vietato il parcheggio, la sosta ed il transito di persone e veicoli nella zona di sua competenza, causando notevoli disagi e danni soprattutto ai ristoratori di Chianalea. Nella strada di competenza del Comune, dietro assunzione di responsabilità del sindaco Gaetano Ciccone, è stato invece consentito il transito veicolare e pedonale per i soli fini di collegamento viario da e per il rione di Chianalea. Certo è che gli abitanti e gli operatori economici del caratteristico borgo scillese hanno più volte sollecitato una relazione definitiva sullo stato della rupe, manifestando altresì perplessità per “un pericolo esistente solo nei tre mesi estivi”. La questione dovrebbe comunque risolversi presto, anche se i lavori che partiranno domani, per ovvi motivi di sicurezza, porteranno ulteriori divieti. Il sindaco Gaetano Ciccone ha infatti firmato un’ordinanza di interdizione, dalle ore 7 di domani alle ore 24 del 20 settembre, alla circolazione pedonale, veicolare e sosta sulla via Grotte nel tratto della strada finale antistante la sede della delegazione di spiaggia e nella strada ricadente sulla banchina “Ruffo di Calabria” che collega la citata via a quella di S. Francesco di Paola fino all’imbocco della galleria artificiale. Mentre la Capitaneria di Porto reggina, guidata dal Comandante Vincenzo De Luca, nello stesso periodo, vieta l’alaggio di imbarcazioni sulla banchina “Ruffo di Calabria” e sugli scivoli ivi esistenti, nonché l’ormeggio alla banchina stessa, la navigazione e la sosta di unità navali nell’antistante specchio acqueo per una profondità di 10 metri dal ciglio banchina. Lungo tutta la banchina restano vietati pure il transito e la sosta di persone e di veicoli.
Francesca Meduri