Ancora un arresto dai Carabinieri per detenzione ai fini di spaccio di cannabis

Reggio Calabria. Nella tarda serata di lunedì i Carabinieri della Stazione Rione Modena e di Cannavò, dirette rispettivamente dai marescialli capo Andrea Levi e Rosario Diamante con il coordinamento del capitano Nicola De Tullio, hanno tratto in arresto Giuseppe Laurendi, di 36 anni, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, coltivazione di cannabis e detenzione illegale di munizionamento. Nella tarda serata infatti i militari avevano seguito il Laurendi e lo avevano sottoposto ad un controllo in strada nei pressi della sua abitazione nel quartiere Spirito Santo. A seguito di una perquisizione personale, è stato rinvenuto nella tasca dei pantaloni un involucro chiuso con del nastro isolante contenente 8 grammi di marijuana. Il controllo a quel punto è stato esteso all’abitazione dell’uomo, dove è stata rinvenuta una scatola in legno contenente altro stupefacente, altre confezioni chiuse con del nastro isolante identiche a quella trovata indosso al Laurendi, per un totale di circa 140 grammi di marijuana, ed un bilancino di precisione. Ma il quadro non era ancora completo: sono stati ancora rinvenuti nell’appartamento un proiettile inesploso cal. 38 special per revolver e tre piante di cannabis di cui due già essiccate ed una ancora in piena coltivazione.
L’uomo è stato tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, coltivazione di cannabis e detenzione illegale di munizionamento. A seguito del giudizio direttissimo tenutosi ieri mattina presso il Tribunale di Reggio Calabria Laurendi ha patteggiato una pena di un anno di reclusione.
La marijuana sequestrata è di tipo skunk (dall’inglese ‘puzzola’) ed è una varietà di cannabis creata negli anni ’80 per un incrocio tra cannabis sativa e cannabis indica. È attualmente una delle varietà più diffuse al mondo. Tale sostanza stupefacente è stata ribattezzata come super-marijuana perché contenente un principio attivo quattro volte superiore a quello della cannabis attualmente in commercio. Ovviamente tale sostanza è decisamente più pericolosa per gli assuntori poiché la maggiore concentrazione di principio attivo comporta ulteriori rischi di forti allucinazioni e problemi al sistema nervoso centrale.

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