Bova (Reggio Calabria). Un percorso suggestivo tra musica e sviluppo del territorio. E’ stato questo il tema principale dell’incontro promosso dal musicista ed etnomusicologo Valentino Santagati che nella piazza di Bova in un clima quasi familiare e lontano dai microfoni dei cronisti ha voluto incontrare in una giornata legata ai suoni della Grecia d’Occidente coincidente con Palearìza alcuni suonatori tradizionali tra i più famosi non solo nel panorama della musica della provincia reggina. Presenti tra loro Giuseppe Romano di Antonimina, Totò Caracciolo di Siderno, Ferdinando Zappia di Benestare, Sebastiano Giorgi di San Luca, Giuseppe e Domenico Milea di Bova, Demetrio e Giuseppe Pezzimenti di Cardeto. “L’incontro di Bova – spiega Santagati – è un occasione per riflettere sulle tante modificazioni della nostra società e dei nostri stili di vita, proprio quelli che i suonatiri presenti hanno voluto conservare e che attraverso la loro musica perpetrano nel tempo tramandando anche ai più giovani alcuni stili di vita legati ad una società che sta scomparendo. Questi suonatori – prosegue – sono fortemente legati al proprio territorio ed alla loro terra, e legano il loro patrimonio musicale al loro vivere quotidiano, una ricetta che rende il tutto quanto mai genuino e assolutamente non artefatto. Nella consapevolezza che la salvaguardia del territorio passi dalla presenza dell’uomo, molti di loro dopo esperienze fuori regione hanno scelto di tornare alle origini, testimoniando l’importanza di riappropriarsi delle proprie peculiarità culturali e storiche”. All’incontro di Bova ha preso parte anche Domenico Tramontana in rappresentanza dell’Associazione Ecosud di Nicotera impegnata da tempo nei progetti di scambio per promuovere l’autoconsumo sostenibile.
Gianfranco Marino