Crotone. Si dice preoccupato Ubaldo Schifino, capogruppo del PD in Consiglio provinciale, a proposito della crisi industriale che sta caratterizzando il territorio crotonese. Ha, quindi, ritenuto, opportuno intervenire per lanciare l’allarme sul tema e lo fatto con una nota in cui spiega quali sono i passi, a suo giudizio, da fare per trovare una via d’uscita all’attuale momento di stallo. Al riguardo, Schifino ha annunciato che “La Provincia e il Comune di Crotone, insieme alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori dell’ ex Sasol, hanno deciso di chiedere al Governo di dichiarare Crotone ”area di crisi”, proposta già avanzata dal gruppo del PD della Provincia e sostenuta formalmente il 12 agosto scorso da Adriano Musi, commissario regionale del PD calabrese, intervenendo per la concessione della cassa integrazione dei lavoratori delle fabbriche in crisi”. Del resto, continua Schifino: “I dati sono allarmanti. Crotone ha subito, dagli anni ’90 ad oggi un processo di deindustrializzazione con la perdita di circa 4000 posti di lavoro (tra operai occupati nelle fabbriche chimiche e metalmeccaniche ed operai dell’indotto), che ha messo in crisi la nostra economia e creato situazione di emergenza sociale, aggravata dai fallimenti delle varie ipotesi di sviluppo finora seguite: contatti d’area, accordi di programmi, utilizzo dei fondi della 488/92 e di quelli europei”. ”Ora bisogna convocare una seduta straordinaria del Consiglio Provinciale – conclude il capogruppo del Pd – aperta ai Comuni del territorio e al mondo del lavoro, per sostenere la proposta con le necessarie iniziative politiche e istituzionali verso la Regione e il Governo nazionale, valutando l’opportunità di organizzare, successivamente, una mobilitazione di massa della nostra comunità”.