Reggina-Piacenza: amaranto concreti, primi tre punti per la truppa di Atzori

di Michelangelo Strati
(photo Asa)

Reggio Calabria. Finalmente arriva la prima vittoria per la Reggina di Gianluca Atzori.
Il 2 a 0 sul Piacenza di Armando Madonna, e soprattutto dei tre ex Volpi, Cacia e Cassano, dà fiducia alla truppa di giovani amaranto e fa ben sperare per il prosieguo del campionato.
Formazione confermata per la terza volta consecutiva, con la coppia Zizzari – Bonazzoli davanti. Il Piacenza si presenta con la novità Bini.
C’è subito l’eurogol dalla distanza di Barillà a beffare al secondo minuto il portiere Cassano, un bolide mancino che spiana la strada ai calabresi. La Reggina non si accontenta, prova a tenere palla e far salire la squadra con Zizzari e Bonazzoli, ottimi compagni di reparto che si cercano costantemente e con discreta qualità. Missiroli è più in palla rispetto a Siena, e spesso arretra il suo raggio di azione per entrare maggiormente nelle dinamiche di costruzione del gioco, dal momento che Nicolas Viola non sempre è sembrato lucidissimo. Il solito lavoro instancabile di Barillà, unito alla pericolosità di un Laverone che abbina corsa ad ottimi e pericolosi cross, hanno creato gli spazi per far male alla coppia di esterni del Piacenza, Avogadri e Calderoni.
Graffiedi spaventa Puggioni con un colpo di testa, e dopo il miracolo di Cassano su Missiroli, è Cosenza ad insaccare in rete su angolo di Viola : proteste piacentine per un fallo dubbio sull’uscita del portiere. 2 a 0 e Reggina che continua a spingere e a rendersi pericolosa con Bonazzoli prima (assist al bacio di un Missiroli ritrovato) e Zizzari poi.
Il secondo tempo si apre con l’ennesimo assist per Viola di un Missiroli in stato di grazia, con il giovane regista amaranto che colpisce il palo interno. Al sesto minuto i più che impalpabili ex Cacia e Volpi vengono sostituiti da Guerra e Guzman fra le bordate di fischi dei sostenitori presenti al Granillo.
Zizzari e Bonazzoli continuano a cercarsi molto bene, mancano clamorosamente alcune palle gol, come quella che Zizzari spedisce alto di testa con la porta spalancata. Manca sicuramente un po’ di cattiveria sotto porta, dove maggiore concretezza a fronte di numerose palle gol create, vorrebbe dire poter chiudere le partite con maggiore autorevolezza, nonché lottare per zone più alte di classifica. Sembra principalmente questo il difetto di una Reggina che negli altri reparti del campo dimostra di saperci fare. Puggioni garantisce sicurezza e tranquillità con una partita sugli scudi, e permette al reparto difensivo di giocare serenamente e senza affanni. A centrocampo, Viola talvolta si eclissa dalla manovra, pur tenendo bene il campo insieme all’aggressività di Rizzo: con il ritorno di un applauditissimo Tedesco, la zona nevralgica della manovra potrà senza dubbio giovare di quell’esperienza fondamentale e imprescindibile per affrontare un campionato lungo come quello di serie B.
Alla fine i tre punti sono meritatissimi. Uniti agli applausi del Granillo sono senza dubbio la migliore medicina per la compagine amaranto.

Tabellino
Reggina (3-5-2): Puggioni – Adejo, Cosenza (72’ Burzigotti), Acerbi – Laverone, Rizzo, Viola (82’ Tedesco), Missiroli, Barillà – Zizzari (73’ Campagnacci), Bonazzoli
A disposizione : Kovacsik Burzigotti Montiel Tedesco Campagnacci Rizzato Adiyiah
Piacenza (4-4-2) : Cassano – Avogadri, Rickler, Zammuto, Bini – Marchi (68’ Mandorlini), Calderoni, Volpi (52’ Guerra), Bianchi – Cacia (52’ Guzman), Graffiedi
A disposizione: Donnarumma Mei Wolf Mandorlini Sbaffo Guerra Guzman
Marcatori: ‘2 (1t) Barillà, ’27 (1t) Cosenza
Ammoniti : Zammuto, Cosenza, Bianchi, Calderoni, Laverone, Bonazzoli, Graffiedi, Guerra
Spettatori : 5 mila circa.

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