Scuola. De Gaetano (FdS): “Sostenere vertenza precari alla Regione”

Reggio Calabria. “Ci impegneremo perché la vertenza dei precari della scuola trovi doveroso ascolto da parte dei vertici della Regione Calabria. La battaglia che docenti e non docenti di Reggio stanno conducendo in queste ore contro la riforma Gelmini e la Finanziaria di Tremonti, infatti, investe in pieno il futuro della scuola calabrese, colpita drammaticamente da tagli al personale e all’offerta formativa”.  Lo annuncia il capogruppo regionale della Federazione della Sinistra, Nino De Gaetano, confermando l’adesione del partito alle iniziative di protesta che il sindacato di base Rdb-Usb sta organizzando nella città dello Stretto. “Con i nostri rappresentanti politici e istituzionali – precisa De Gaetano – stiamo affiancando i lavoratori impegnati nel far valere le proprie ragioni e, dopo il sit-in davanti al Consiglio regionale della Calabria e quello di questa mattina di fronte alla sede dell’Usr, saremo con loro anche il prossimo 12 settembre a Villa San Giovanni per la manifestazione che unirà precari calabresi e siciliani. Contro le dimensioni catastrofiche del dramma, infatti, è quanto mai necessario costruire un fronte comune e il più possibile allargato di lavoratori: solo così si potrà scongiurare il licenziamento di massa di 150mila precari – per la gran parte meridionali –  previsto dal Governo Berlusconi, colpevole di un attacco senza precedenti al sistema scolastico italiano, sottoposto a tagli sconsiderati e sproporzionati che ne hanno gravemente indebolito il ruolo di primaria agenzia formativa e la natura di istituzione pubblica e democratica. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: accorpamento di classi (in un’aula anche 35 alunni), taglio al sostegno nonostante l’aumento del numero di richieste, scomparsa di migliaia di cattedre sono il prezzo delle scriteriate scelte del Governo. A pagarlo, come sempre, i lavoratori e i soggetti più svantaggiati, con il caso di molti alunni disabili a cui sarà quest’anno negato, in nome dei funambolici calcoli matematici di Tremonti, il supporto necessario. Ma le conseguenze di questa macelleria sociale pesano  anche su un’intera generazione di giovani docenti calabresi, precari espulsi dal mondo della scuola, o mai messi nella possibilità di accedervi nonostante il lungo e faticoso percorso di studi compiuto. Per loro un’insopportabile ingiustizia, per la Calabria un ulteriore, pesantissimo colpo al debolissimo contesto economico e sociale nel quale la scuola gioca anche il ruolo fondamentale di strumento di riscatto”.

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