C’è anche la ‘ndrangheta (e il porto di Gioia Tauro) tra i protagonisti dell’ultimo libro di Frederick Forsyth, “Il Cobra” Mondadori (pp. 310, € 19,50). Forsyth, autore di romanzi memorabili (Il giorno dello Sciacallo, Dossier Odessa, I mastini della guerra, Il quarto protocollo, Il pugno di Dio, Icona) in questo libro narra del narcotraffico di cocaina e dei suoi protagonisti: i cartelli colombiani. Una realtà dove un ruolo di primo piano è svolto dalle ‘ndrine calabresi. Per documentarsi lo scrittore inglese, nell’agosto del 2009, ha trascorso una giornata a Milano; visitando Buccinasco e l’Ortomercato. Ha incontrato magistrati ed esponenti delle forze dell’ordine. Infatti, una delle ragioni del suo successo, oltre allo stile chiaro e asciutto e alle trame avvincenti, è costituito dall’accurato lavoro di documentazione prima della stesura. Il Cobra è la storia di un tentativo di porre fine al narcotraffico con una persona più spietata dei narcos. Per il resto è bene leggere il libro, perché raccontarne la trama è un crimine contro l’umanità. Ma, per un reggino, c’è un motivo in più per leggere questo libro: per l’autore Reggio di Calabria è il capoluogo della Calabria.
Tonino Nocera